Taormina. “Su proposta dell’associazione Mare blu – spiega il sindaco di Taormina, Mario Bolognari – è stato avviato l’iter per l’autorizzazione di due campi boe nelle baie di Mazzarò e dell’Isolabella. Data la peculiare conformazione dei due siti e il loro valore storico, culturale e naturalistico, la proposta ha suscitato grande interesse. Poiché ancora l’iter è nella fase embrionale e non siamo di fronte a un vero e proprio progetto, non ho inteso finora esprimere alcun parere, anche per rispetto dell’autorità cui spetta la concessione finale”.
“Tuttavia, associazioni e singoli cittadini hanno espresso molte preoccupazioni alle quali è giusto dare risposta. Intanto, bisogna distinguere tra quanto previsto nel PUDM e quanto previsto dall’Associazione privata. Il PUDM, cioè il piano di utilizzazione delle spiagge, è stato adottato dalla Giunta municipale ed è un piano regolatore della zona a mare. Così come adottato, e non ancora approvato, il PUDM prevede quattro campi boe nelle baie di Villagonia, Isolabella, Mazzarò e Spisone. Si tratta di previsioni, non di proposte”.
“Entro giugno la Giunta dovrà apportare delle modifiche a queste previsioni e posso subito affermare che l’estensione dei campi boe sarà ridimensionata, alla luce delle esigenze reali dei natanti (non delle imbarcazioni) esistenti nel nostro Comune. Con il progettista del piano, ing. Sebastiano Mazza, abbiamo già concordato questa modifica”.
“La proposta, invece, dell’Associazione riguarda solo due di questi campi boe. La loro dimensione è certamente da rivedere sia alla luce delle modifiche che intendiamo apportare al PUDM, sia alla luce delle reali esigenze della diportistica locale. Infatti, qualora venisse portato avanti questo progetto, esso sarebbe destinato esclusivamente a coloro che tradizionalmente svolgono un servizio apprezzato dai turisti e che va mantenuto e promosso. Poche decine di natanti (quindi piccole barche) di pescatori, barcaioli e centri diving. Poiché la concessione non consentirebbe un uso commerciale delle boe, ogni ulteriore predisposizione di boe sarebbe del tutto inutile, oltre che dannosa. Piuttosto, va promossa una bonifica delle baie che sono utilizzate in modo abusivo e sconsiderato, con ancoraggi che rovinano il fondo e mettono a rischio la fauna e la flora marina. Ciò anche in considerazione dello sviluppo del turismo archeologico e delle immersioni naturalistiche”.
“Nelle prossime settimane incontrerò i promotori dei campi boe per esprimere loro queste considerazioni e trovare una comune linea di operatività. Ricordo a tutti che comunque la titolarità a fare i campi boe è sempre del Comune, che deve tutelare beni comuni che appartengono all’umanità”.