Taormina. I consiglieri comunali di minoranza del Comune di Taormina: Marcello Passalacqua, Andrea Carpita, Lucia Gaberscek, Francesca Gullotta e Mariarita Sabato, hanno presentato un ordine del giorno urgente (redatto da Marcello Passalacqua) avente a oggetto: “Situazione, allo stato dell’arte, dell’ospedale di Taormina riguardante la preoccupante riduzione numerica del suo personale medico, la sicurezza degli operatori sanitari e la sua criticità funzionale dovuta al decremento dei posti letto, dei ricoveri e delle prestazioni medico-chirurgiche a causa della chiusura dei reparti e la conseguente limitazione dell’attività chirurgica associata alla sempre più precaria e incerta permanenza del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo ad esso collegati”.
L’ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO DAI CONSIGLIERI COMUNALI
“I sottoscritti consiglieri comunali Marcello Passalacqua, Andrea Carpita, Lucia Gaberscek, Francesca Gullotta e Mariarita Sabato,
ravvisato il ruolo di fondamentale rilevanza al servizio dell’utenza svolto dall’Ospedale San Vincenzo di Taormina nella gestione delle emergenze, urgenze, ricoveri in elezione, servizi ambulatoriali, day hospital, day service e procedure chirurgiche specialistiche;
ritenuto l’argomento riguardante il mantenimento di elevati standard di assistenza e diagnostico terapeutici di strategica importanza per il corretto funzionamento di una struttura ospedaliera sita nella città simbolo del turismo siciliano che si pone al servizio di un’utenza numerosa, che già in condizioni ordinarie soddisfa i fabbisogni di un bacino di popolazione ampio e che nelle stagioni primaverile – estiva si accresce esponenzialmente con picchi elevatissimi di accessi nel periodo giugno-settembre ponendolo potenzialmente alla ribalta internazionale;
considerato che molti tra i più importanti tour operator, forum internazionali del turismo, network, Borse e workshop del settore, nella promozione delle migliori destinazioni turistiche da proporre alla propria clientela, includono, tra le priorità assolute da soddisfare, un efficiente sistema sanitario locale atto ad affrontare al meglio eventuali urgenze medico chirurgiche,
presentano il seguente ordine del giorno urgente:
Premesso che l’Ospedale San Vincenzo di Taormina costituisce il polo sanitario principale di un bacino di utenza che abbraccia, oltre la popolazione locale (Comuni di Taormina, Castelmola, Giardini Naxos, Letojanni, Gallodoro, Mogiuffi Melia), anche numerosi Comuni della Valle dell’Alcantara e la quasi totalità di quelli della Valle dell’Agrò e la costa prospiciente, e per antica, discutibile consuetudine, quelli della zona costiera da Roccalumera sino ad Alì Terme e Scaletta Zanclea con l’entroterra adiacente (nonostante tale zona sia a circa dieci km dalla città di Messina ed a circa trenta km da Taormina);
appurato che il suo Pronto Soccorso, insieme a quello dell’Ospedale di Milazzo, ha il più alto numero di accessi annuali tra gli ospedali della Provincia di Messina arrivando anche a 30.000 prestazioni ritenute urgenti registrate e che a tutt’oggi l’utenza proviene non solo dalla cintura geografica già citata ma anche da località fuori provincia e sinanche fuori Regione Sicilia che chiedono consulenze ed eventuale ricoveri in determinati reparti considerati di Eccellenza (Chirurgia, Senologia, Otorino, Oncologia Medica), con le conseguenti inevitabili code di pazienti che attendono anche ore prima di essere visitati e che tali estenuanti attese, che coinvolgono soprattutto i codici bianchi, sfociano spesso in atteggiamenti di intolleranza dell’utenza che degenerano altrettanto spesso in episodi di violenza contro gli Operatori Sanitari in un contesto nel quale non esiste un Posto Fisso di Polizia, malgrado la struttura, proprio per le sue particolari peculiarità, ne abbia fortemente bisogno;
considerato, inoltre, che il bacino di utenza si è da qualche anno esteso ai Comuni confinanti della Provincia di Catania sino alla già citata città di Giarre, che pure possiede un ospedale, ed ai paesi appartenenti alla cintura geografica del versante Nord Est dell’Etna, e considerando che circa il 65% del totale dei pazienti registrati al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Vincenzo, sia per prestazioni ritenute urgenti che per registrazione di accessi destinati a ricoveri in elezione, proviene da tale zona geografica;
certificato che l’Ospedale San Vincenzo conta centosettantanove (179) posti letto secondo la determina della Rete Ospedaliera Regionale del 2019 e che dal 2013 ha subito una decurtazione di circa cinquanta (50) posti letto cui si deve aggiungere la perdita di altri quattordici (14) posti considerando che nel 2017 i posti in Pianta Organica Aziendale erano centonovantatre (193) e che in totale mancano nei reparti ventidue (22) medici, che dovrebbero stabilmente essere inseriti in organico;
appurato che i reparti di Urologia, Cardiologia, Medicina, Medicina Trasfusionale, Radioterapia, Radiologia e Pronto Soccorso hanno una vacatio nei primariati;
constatato che in atto sono chiusi per degenza i reparti di Ematologia e Nefrologia i quali forniscono solo prestazioni ambulatoriali ed in Day Hospital; che è chiuso il reparto di Urologia sia ai ricoveri che alle attività ambulatoriali e che il reparto di Cardiologia ha ridotto i posti letto disponibili, per carenza di personale medico e le consequenziali riduzioni di attività chirurgiche in sala operatoria e con un numero ridotto di ricoveri presso tali reparti con ovvio e conseguente depauperamento o annullamento dei D.R.G. che vanno a pesare considerevolmente sulle casse dell’A.S.P. 5 e quindi dell’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia;
considerato che l’Astanteria del Pronto Soccorso, che da Pianta Organica dispone di sei posti letto, è, invece, chiusa ai ricoveri e che tale astanteria, adibita a ricoveri in osservazione e comunque di breve durata temporale, potrebbe in taluni casi evitare lunghi e costosi trasferimenti di pazienti in ambulanza verso strutture ospedaliere anche al di fuori della provincia, risparmiando notevoli quantità di denaro pubblico. Si fa presente che i costi per il trasferimento di un’ambulanza con medico e l’infermiere a bordo sono notevoli e privano i reparti spesso per diverse ore di due unità di personale. La gestione dell’Eliambulanza, assente dall’Ospedale San Vincenzo, per mancanza, sulla sua superficie, di una elipista dedicata, comporta un trasporto, quando possibile, verso una destinazione privata, distante dall’Ospedale ed adibita a tale funzione solo in determinate e particolari occasioni, con una spesa complessiva di circa 125 euro per ogni minuto di utilizzo dell’elicottero, dal momento del decollo sino all’atterraggio a destinazione gravando tali costi pesantemente sulle casse dell’A.S.P. e quindi della Regione;
acclarato che l’Ospedale San Vincenzo è HUB Cardiologico, Oncologico, ORL e per la Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e che quindi ad esso perviene utenza da tutta la Sicilia e da buona parte della Calabria;
ravvisato che il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo (C.C.P.M.) è presente presso l’Ospedale San Vincenzo dal 2010 e che la Cardiologia Pediatrica disponeva di sei (6) posti letto, la Cardiochirurgia Pediatrica di otto (8) e la Terapia Intensiva Post Operatoria di quattro (4) e con delibera numero 50/74 del 13.12.2022 del Commissario Straordinario dell’A.S.P. di Messina sono stati eliminati tutti i suddetti posti letto e gli ottanta (80) posti di personale che tuttavia continuano ad essere utilizzati su pianta organica inesistente, sino alla scadenza della convenzione Regionale con l’Ospedale Bambin Gesù di Roma e cioè al 31.01.2024 ed in attesa che tale Centro sia trasferito presso l’Azienda Ospedaliera Civico di Palermo che ha già stipulato una convenzione con la Cardiochirurgia, Cardiologia e Cardioanestesia Pediatrica dell’ Azienda Ospedaliera Privata Gruppo San Donato Milanese;
constatato inoltre che il presedente della Regione Siciliana ha ufficialmente chiesto al Ministero della Salute la proroga temporanea di tale Convenzione sino al 31.07.2024;
che le prestazioni ambulatoriali effettuate dall’intero C.C.P.M. dal 2016 al 2021 sono state 28.000;
che gli interventi chirurgici effettuati sono stati 933, sempre nel periodo 2016-2021;
che il D.R.G. prodotto dal Centro nello stesso periodo è stato pari a 22.738.786,48 euro;
che gli interventi chirurgici praticati dai sanitari del C.C.P.M. presso altre Aziende Ospedaliere dal 2016 al 2021 sono stati quarantasette (47) e sono stati effettuati presso l’Azienda Ospedaliera Garibaldi Nesima di Catania, la A.O.U G. Martino di Messina, l’Ospedale di Ragusa e quelli di Enna e Reggio Calabria;
che i piccoli pazienti calabresi operati presso il C.C.P.M. dell’Ospedale di Taormina dal 2017 al 2021 sono stati in totale duecentosei (206);
Ciò premesso i sottoscritti consiglieri comunali con il presente ordine del giorno urgente impegnano:
il sindaco, di concerto con la Giunta e il presidente del Consiglio Comunale di Taormina, a poter intraprendere tutte le azioni necessarie nei confronti del presidente della Regione Siciliana e dell’Assessorato regionale alla Salute, al fine di tutelare l’ottimale funzionamento del presidio ospedaliero della città, in atto in fase di preoccupante depotenziamento ed apparente smobilitazione, in condizioni di sicurezza per gli operatori sanitari e per gli avventori, considerato il vivo timore della cittadinanza che auspica vivamente che tale struttura possa mantenere standard operativi elevati, con la prospettiva di un sempre maggiore potenziamento delle sue strutture e delle attività erogate, a beneficio di una utenza numerosa, cosmopolita ed in continua crescita”.