Taormina. “Il 12 giugno sarà un giorno molto importante per il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo Bambino Gesù dell’ospedale S. Vincenzo di Taormina, perché entrerà a far parte dei centri di formazione e training internazionali insieme al Toronto Children’s hospital e al Miami Children’s hospital”: sono le parole di Sasha Agati, primario della Cardiochirurgia pediatrica di Taormina.
“Si tratta di un progetto internazionale – prosegue Agati – basato sulla formazione a distanza e sull’invio ad ogni singolo chirurgo in tutte le parti del mondo di una coppia di cuori stampati in 3D che consentono la ricostruzione chirurgica completa ed in sintonia con degli istruttori che a distanza condividono esperienze e attività clinico assistenziale. Nella prima edizione saranno 30 i cardiochirurghi pediatri provenienti da tutto il mondo che riceveranno istruzioni sulla correzione chirurgica di una delle cardiopatie congenite più importanti come la Tetralogia di Fallot. Tale corso rappresenta un traguardo prestigioso per noi medici del Ccpm perché entrare a fare parte di tale collaborazione internazionale consente di continuare nel percorso di assistenza e trattamento delle cardiopatie congenite complesse con un approccio metodologico e scientifico”.
“Il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina – aggiunge il primario – è oggi sede della Congenital Heart Academy, una piattaforma educativa permanente rivolta al personale sanitario che orbita attorno al piccolo paziente con cardiopatia congenita e le loro famiglie. Dall’inizio della pandemia, la piattaforma ha ospitato oltre 100 eventi formativi internazionali con oltre 100mila spettatori da tutto il mondo. La piattaforma è rivolta ai Paesi in via di sviluppo e del Terzo mondo per i quali la partecipazione ad un congresso rappresenta una meta molto difficile. Oltre 100 le nazioni partecipanti al progetto con delegati come cardiologi pediatri, cardioanestesisti, cardiochirurghi pediatri e tutto il personale sanitario specializzato provenienti da centri di riferimento internazionali. A conferma della vocazione educativa e formativa sono ospiti del Ccpm tre medici provenienti da San Salvador, Uruguay e Palestina”.