Taormina. “La stagione estiva 2012, chiusa il 30 settembre, con 576.014 presenze conferma quanto più volte affermato nelle analisi mensili: l’andamento positivo in controtendenza rispetto al resto del Paese con un incremento del 2,40% rispetto al 2011”, è quanto afferma Antonio Belcuore, dirigente responsabile del Servizio turistico di Taormina. “L’incremento – continua Belcuore – è dovuto soltanto al mercato straniero, che cresce dell’8,24%, rispetto alla scorsa stagione, mentre il mercato italiano ha fatto registrare una flessione del 15,55%. Il dato merita un’ulteriore considerazione, in quanto l’incremento sul mercato straniero, che rappresenta quasi il 75% dei flussi complessivi, compensa la notevole flessione del mercato italiano in un periodo dell’anno, in cui storicamente gli italiani sono sempre stati una colonna dell’economia turistica della Città. A ciò va aggiunto che, grazie all’incremento dei voli su Catania, come si vedrà dai numeri dei singoli Paesi, alcuni mercati sono risultati decisivi per il risultato finale (su tutti la Norvegia, che grazie al volo per Oslo fa registrare 8.468 presenze con 3.328 pernottamenti in più (+64,75%) rispetto a 5.140 del 2011). Ed ecco, dunque, di seguito l’analisi numerica dei flussi turistici a Taormina nel periodo Giugno/Settembre 2012. Sono stati 576.014 i pernottamenti nelle strutture turistiche di Taormina nel periodo Giugno/Settembre 2012 appena trascorso, con un incremento di 13.505 unità pari al +2,40% rispetto al 2011, dato da 459.352 stranieri (+34.987 pari al +8,24%) e da 116.662 italiani (-21.482 pari a -15,55%). La permanenza media degli italiani è stata di 2,69 giorni rispetto ai 2,77 del periodo precedente, mentre per i turisti stranieri è stata di 4,44 rispetto a 4,38 del 2011; la permanenza media totale complessiva da 3,83 nel 2011 è passata a 3,93 nel 2012. Altro dato da sottolineare con forza è la permanenza media degli stranieri, che va dai 3,12 giorni dei francesi, ai 4,21 degli svizzeri, ai 5,16 dei tedeschi, ai 5,44 dei norvegesi, ai 5,69 dei britannici, ai 5,82 degli svedesi, ai 6,64 dei finlandesi, ai 7,00 dei russi, ai 3,15 degli americani, ai 2,73 dei brasiliani, ai 3,23 degli australiani fino all’1,65 dei giapponesi, a dimostrazione che, grazie alle capacità imprenditoriali presenti ed all’aumento della frequenza dei voli su Catania, si è riusciti a far crescere per singolo mercato l’appetibilità della destinazione. Ultima notazione sull’analisi delle presenze per tipologia di ospitalità. Anche nel periodo estivo Taormina si conferma una destinazione per un segmento di mercato medio/alto; infatti quasi il 20% dei pernottamenti si registrano negli alberghi a 5 stelle, il 45% negli alberghi a 4 stelle ed il 20% negli alberghi a 3 stelle, che crescono rispettivamente del 3,26%, dell’1,24% e del 6,76%. Per quanto riguarda la ricettività extralberghiera cresce anch’essa del 5,31% e con 33.699 presenze rappresenta quasi il 6% del mercato complessivo”.
se siamo contenti di tutto cio,la cosa è estremamente scoraggiante,a taormina si lavorava almeno 10 mesi all’anno,mi continuo a domandare perchè gli alberghi chiudono il 14 di ottobre invece di organizzare una seria campagna di turismo invernale,incoraggiare il turismo della terza età,la stagionalità deve sparire dalla nostra città,non si può più vivere con la misera disoccupazione,senza lavoro è inutile che il comune,la serit e company mandano le bollette da pagare,non ci sono i soldi.allora perchè non si elimina la stagionalità e si continua a lavorare?