Taormina. Proteste dei residenti per il modo in cui è stato posato l’asfalto in diverse zone della città, in vista del G7 dei prossimi 26 e 27 maggio. Secondo alcuni cittadini, l’asfalto sarebbe finito anche all’interno di numerosi tombini del centro storico, otturandoli. Questo significa che, alla prima forte pioggia, si rischia che il cuore pulsante della “Perla” vada in tilt. “Probabilmente la fretta è stata cattiva consigliera – spiegano alcuni residenti – e il risultato è che gli operati, per completare prima possibile la posa dell’asfalto, non abbiano prestato molta attenzione ai tombini e alle grate. Questo, però, è un dettaglio di non poco conto, perché potrebbe arrivare un acquazzone improvviso e mettere la città in difficoltà, con allagamenti e disagi vari”.
“Certamente i tombini vanno aperti e ripuliti prima delle piogge autunnali – spiega il cittadino Pancrazio Di Bennardo – non soltanto per il catrame scaricato dentro dopo il rifacimento del manto stradale in occasione del G7, ma anche per ripulirli dal fango e dai detriti che risiedono lì da anni. Se non sarà fatto un intervento radicale, si rischia il caos totale come è successo qualche anno fa a Barcellona e a Saponara, nella zona tirrenica della provincia di Messina. Capisco che l’Amministrazione comunale non ha molti operai, ma l’intervento è necessario in tutti i tombini della città, frazioni comprese, per evitare veramente il disastro”.