Taormina. Si è conclusa con un notevole afflusso di pubblico al Palazzo Duchi di Santo Stefano la “Giornata internazionale del libro e del diritto d’autore”, dedicata quest’anno, per volontà del Club Unesco di Taormina – Valli d’Alcantara e d’Agrò, ai libri di Crisostomo Lo Presti, già redattore de “La Gazzetta del Sud”. L’incontro segnato come “I silenzi della rosa nel labirinto della scomposizione” (una miscellanea delle parole contenute nei titoli dei volumi pubblicati dall’autore) si è aperto con i saluti di Alfio Auteri presidente della Fondazione Mazzullo; dell’Amministrazione comunale rappresentata dal vice sindaco ed assessore alla cultura Mario D’Agostino; del Club Unesco organizzatore, presente con il presidente e consigliere federale nazionale conte Giuseppe Tindaro Toscano che ha tracciato l’orizzonte poetico dello scrittore e sottolineato il ruolo dell’ente da lui rappresentato nella promozione culturale in tutto il mondo, mentre il presidente dell’Ucsi-Sicilia, Domenico Interdonato ha concluso il capitolo dei messaggi augurali degli enti che hanno fatto pervenire, alla manifestazione, il loro patrocinio. Gli attori Rosita Gulotta e Andrea Ferri hanno, quindi, letto un brano di “Scomposizione fondamentale”, commentato da Riccardo Mondo, psicanalista junghiano, didatta Centro italiano psicologia analitica che si è soffermato sul rapporto del Lo Presti con il proprio “Io” materia di studio nell’ottica della sintassi poetica maturata sul conflitto di Anima (proiezione femminile nell’inconscio maschile) e Animus (proiezione maschile nell’inconscio femminile). Rosario Calabrese, già preside del liceo classico “Enrico Trimarchi” di Santa Teresa di Riva, ha invece parlato della raccolta di liriche “Silenzi di linotype”, accostando quest’opera alla poesia civile, a tratti anche intimista, di un giornalista che si è dilettato nella creazione di una miscellanea di parole tramutate in verso. Infine Paola Radici Colace, professore ordinario di Filologia Classica all’Università di Messina ha parlato dei sistemi contradditori nella struttura del messaggio, sottolineando l’iperbole fantastica della concezione metaforica e intimista emersa specie “Nel canto della rosa: 33 petali d’oro”. Al termine Crisostomo Lo Presti ha raccontato della sua mutazione spirituale che lo ha portato a spingersi oltre il limite del possibile scrivendo un libro di poesie d’amore alla Madonna: “Il miracolo delle dodici stelle” che sta per uscire per i tipi della casa editrice “Il Gabbiano” di Maria Froncillo Nicosia, esperta regista della serata. “Un azzardo – ha detto il cronista prestato alla sintassi metaforica – che ho affrontato nella consapevolezza della pulizia del mio profondo sentire”.