Taormina. Quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, una persona agli arresti domiciliari, altre 4 persone denunciate a piede libero, 7 appartamenti sequestrati, oltre ad 11 tra conti correnti e libretti di risparmio ed una Mercedes Classe A. Questo il risultato dell’operazione “Loan Sharking”, un’indagine iniziata nel dicembre 2010 dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Taormina (e in particolare dal Nucleo mobile guidato dal M. A. Aldo Puliatti) nel settore della lotta all’usura ed al riciclaggio di denaro, diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Messina Fabrizio Monaco. Le Fiamme Gialle di Taormina, dirette dal comandante, cap. Sergio Commendatore, alle prime luci dell’alba di questa mattina, hanno dato avvio all’operazione che ha portato all’arresto di F. M. (cl. 1972) di Aci S. Antonio, della moglie Rosa D. M. (cl. 1978), alla quale sono stati concessi gli arresti domiciliari, di M. L. (cl. 1972) di Taormina, di A. F. (cl. 1958) di Giardini Naxos e di U. O. (cl. 1958) di Gaggi, in esecuzione delle Ordinanze di custodia cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Messina Daria Orlando. Tutti sono accusati di aver dato in prestito somme di denaro richiedendo interessi usurai dal 120 al 300% su base annua, con l’aggravante di aver agito in danno di imprenditori o di persone in stato di bisogno e in alcuni casi di aver richiesto a garanzia gli immobili delle vittime. La donna è accusata invece di riciclaggio per aver cercato di occultare e fare perdere le tracce dei proventi dell’attività usuraia perpetrata dal marito, reinvestendoli in immobili e strumenti finanziari. Quattro gli immobili posti sotto sequestro, ex art. 12 sexies d.l. n. 306/1992, atteso che sussiste un’evidente sproporzione tra gli inesistenti redditi di due degli odierni arrestati, completamente sconosciuti al fisco e risultanti non aver mai ufficialmente eseguito alcuna attività lavorativa ed i beni immobili nella loro disponibilità. Tre sono invece gli appartamenti sequestrati profitto dell’attività usuraia, intestati a soggetti terzi prestanome al fine di occultarne la provenienza illecita. Denunciate a piede libero per favoreggiamento personale anche 3 delle vittime di usura per aver aiutato i loro strozzini ad eludere le investigazioni dichiarando il falso agli investigatori delle Fiamme Gialle, negando di aver effettuato prestiti usurai, nonostante l’evidenza. Indagati anche: C. R., di Taormina, classe 1976; S. N., di Giardini, classe 1945, M. C., di Taormina, classe 1968, S. P., di Taormina, classe 1972.