Castelmola. “La disgrazia che ha colpito nei giorni scorsi la zona di Palermo fa riaffiorare in noi, che viviamo in un territorio molto fragile quale quello dei Comuni di Castelmola, Giardini e Taormina, la preoccupazione che ormai è divenuta nostra compagna, per la situazione pericolosissima dei nostri torrenti”: a dichiararlo è Cesare Strazzeri, presidente del Comitato “Amici delle Contrade”.
“Il S. Giovanni, il Sirina e il S. Venera – prosegue Strazzeri – fanno paura ai residenti dei tre Comuni citati. Guardiamo tutti il cielo pregando che la sciagura non si abbatta con pioggia violenta e copiosa in queste zone. Ma per quanto ancora dovremo affidarci alle preghiere? Per quanto ancora dovremo aspettare interventi peraltro già programmati? Ci arrivano notizie che il Genio Civile di Messina ha già un finanziamento pronto per la pulizia del S. Venera,è vero? Se sì, perché non si provvede immediatamente alla pulizia di questo torrente che ogni volta che piove lascia isolate una decina di famiglie e che se ci fosse un’allerta rossa potrebbe inondare la frazione di Trappitello?”.
“Le recenti dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in tal senso ci rincuorano, ma non ci bastano. È da molti anni che a vari enti manifestiamo la nostra grande preoccupazione per questi torrenti. È ancora vivo il ricordo della passata alluvione che ha colpito Giardini Naxos per l’esondazione del torrente S. Giovanni. In quel caso non si è verificata l’ennesima tragedia, ma in tanti hanno avuto danni ad attività, a mezzi privati e alle proprie abitazioni. Il Sirina, in una delle ultime piene, ha isolato una cinquantina di famiglie, lambisce strade e abitazioni creando apprensione in anziani e bambini. Non è accettabile questo immobilismo assoluto e noi come persone e come Comitato non smetteremo di denunciare il totale abbandono di questi torrenti che sono ricolmi di detriti e canneti che potrebbero veramente creare enormi danni”.
“Preferiamo urlare adesso, ma non piangere domani. Comuni, Provincia, Genio Civile, Prefetto, Regione, tutti sanno benissimo la situazione precaria e gravissima di questi torrenti eppure nessuno agisce, molti parlano di prevenzione, ma ci rendiamo sempre più conto che parlare spesso o forse mai coincide con una seria e immediata presa di coscienza della pericolosità di alcune situazioni. Il Comitato continuerà a chiedere la massima attenzione su questo territorio che vive dei pericoli giornalieri e immani”.