Taormina. “Quello che è successo io l’avevo preannunciato in questa aula. Avevo detto alla mia maggioranza che in quel modo non si poteva andare più avanti. Ma pensate che io ho azzerato la Giunta comunale per un capriccio? L’ho fatto perché già capivo alcune cose”: a dichiararlo, nella seduta del Consiglio comunale del 29 aprile 2014, è stato il sindaco di Taormina, Eligio Giardina. “Se oggi sono riuscito a scontentare tutti – ha continuato il primo cittadino – sono contento, vuol dire che avevo ragione io. Ho preso le mie decisioni in modo autonomo. I 4 nuovi assessori sono espressione della mia testa e ne devo dare conto solo alla città e al Consiglio comunale. Non sono andato a ricercare assessori a S. Teresa, a Catania o in altre città. Ho solo coinvolto persone che si erano spese per la mia candidatura. Ho attinto dalle liste che mi hanno sostenuto e questo nessuno lo può mettere in discussione. Sono giovani, facciamogli fare esperienza. Me ne assumo la responsabilità in toto. Se faranno bene sarà merito loro, se faranno male sarà demerito mio perché li ho scelti io. Dico alla città: sono giovani, è vero, ma diamogli fiducia. Io ho fatto solo quello che dovevo fare. La conseguenza di tutto questo l’avevo prevista. Ma non ho paura. E sapete perché? Perché non ho nulla di personale da portare avanti. Non ho accordi con nessun potere forte, né con grandi imprenditori e né con grandi albergatori. L’accordo ce l’ho con me stesso e l’impegno ce l’ho con la città. Io ho promesso alla città di attuare un programma, che sarà sempre quello. Gli assessori sono qui e lavoreranno per questo. Anzi ne approfitto per comunicare che il vicesindaco sarà il 32enne Ivan Gioia per un anno e poi a seguire, perché tutti dobbiamo essere responsabili, tutti dobbiamo capire che dobbiamo remare per la città”.