Taormina. Il Tar di Catania, per decidere sulla richiesta di sospensiva ed eventuale definitivo annullamento dell’affidamento della gestione della Riserva naturale orientata di Isolabella, ha chiesto di acquisire vari atti regionali che hanno condotto alla scelta del responsabile sull’attività del sito naturalistico. L’udienza, presso il Tribunale di giustizia amministrativo, si è svolta in queste ore. La Camera di Consiglio, per intraprendere qualsiasi iniziativa in proposito, vuole avere, però, a disposizione, da parte dell’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente: documentati chiarimenti sul procedimento seguito, con particolare riferimento alla valutazione di tutte le proposte di affidamento prevenute all’amministrazione regionale ed all’eventuale comparazione tra le proposte acquisite; nota assessoriale con la quale è stato individuato il Cut-Gana (Centro tutela e gestione degli Ambienti Naturali e degli Agrosistemi), attuale gestore, quale soggetto assegnatario; pareri della commissione legislativa competente dell’Ars. L’assessorato regionale che ha seguito, a suo tempo, la vicenda avrà a disposizione trenta giorni per depositare i documenti. Una volta acquisiti gli incartamenti, un’altra udienza è stata fissata per il 22 febbraio prossimo. Come si ricorderà l’Ecosezione peloritana di “Movimento Azzurro”, aveva dato mandato ai propri legali, di promuovere un atto di intervento ad “adiuvandum” nel procedimento intentato dalla Provincia regionale di Messina, presso il Tar di Catania, proprio contro l’Assessorato regionale pertinente, nell’assegnazione della gestione della riserva che si trova nell’area dell’isolotto simbolo di Taormina. Una battaglia questa sostenuta dal presidente del sodalizio ambientalista, Pippo Pracanica. Si tratta, dunque, di un’iniziativa a vantaggio dell’azione di Palazzo dei Leoni. Dopo gli interventi di diversi consiglieri, che nello scorso mese di marzo hanno più volte chiesto al presidente della Provincia di Messina, Nanni Ricevuto, di muoversi per ottenere la gestione della Riserva, qualche tempo addietro, era stato autorizzato il ricorso al tribunale etneo. Questo era volto all’annullamento del decreto del 26 aprile 2011, con il quale il dirigente generale del Dipartimento ambientale approvava la convenzione tra assessorato regionale ed il complesso universitario catanese.
Io non capisco perchè i siti più belli di taormina debbano essere gestiti da terzi.
Anni fa, a guardia di ISOLA BELLA c’era un guardiano che era tutto un dire…. esattamente 15 anni fà,
visitare l’isola; oltre al tragitto inesistente in quanto privo di passerelle sia in spiaggia che in mare e un’impresa non facile:
i o il custode/i non sono sempre disponibili , è meno complicato far visita al SANTO PADRE in VATICANO che visitare l’isola, fiore all’occhiello di Taormina::: ( almeno vista dalla piazzetta del bellavista )cosi’ sembra.
Insomma per un verso o per l’altro ci anno tolto tutto.
Almeno come custodi invece di assumere persone provenienti da fuori sede ( come gia’ successo 15 anni fa’) assumete dei custodi Taorminesi, nooo…….AMMINISTRATORI TAORMINESI FORSE E IL CASO DI ATTENZIONARE PIU’ ATTENTAMENTE DEL SOLITO LA NOSTRA ISOLA BELLA
“storia infinita” per una riserva finita.