Taormina. Dalla strada che costeggia il muro del cimitero, il fronte della frana di Costa Don Lappio, potrebbe essere profondo una decina di metri. E’ questo il primo dato (che sarà ufficializzato più dettagliatamente nei prossimi giorni) emerso dai saggi effettuati da una impresa di Bruderi coordinata dal geologo, Maurizio Bonasera. Si deve, dunque, intervenire, almeno per cercare di evitare che venga giù una parte del cimitero. Il geologo ha osservato le numerose crepe delle strutture limitrofe e gli scostamenti delle strutture che vengono dati come segni inequivocabili. Ed infatti, una vettura è rimasta bloccata con una ruota su parte di uno scavo che si è ulteriormente aperto. Si è provveduto, in mattinata, a chiudere al transito la via per permettere i lavori di consolidamento e palificazione che potrebbero salvare una parte di quella montagna in attesa di un intervento più ampio. La strada è monitorata tutta la giornata dai Vigili urbani. Sul posto si sono recati il responsabile della Protezione civile, Giovanni Coco ed anche quello dell’Acquedotto comunale, Biagio Andò. Un sopralluogo è stato effettuato dall’ing. Agostino Sascaro. Una volta ultimati i lavori, sarà vietato il passaggio ai mezzi superiori ai 35 quintali ed inoltre sarà istituito anche il senso unico alternato. Non è escluso, però, che nei prossimi giorni possa essere effettuata un’azione di contestazione ufficiale anche di questi interventi. Nel frattempo, Palazzo dei Giurati si dovrà attivare per realizzare una progettazione valida per cercare di evitare che parte della montagna precipiti giù verso il percorso autostradale dell’A18. Come si ricorderà, Taormina avrebbe a disposizione ben 3 milioni e 200 mila euro. Stando a quanto emerso, fino a questo momento i competenti uffici hanno bisogno di sessanta giorni per presentare il piano di interventi da realizzare. Adesso sembra che la situazione stia peggiorando ogni giorno che passa.
Mauro Romano