Taormina. Da un lato una compagnia canadese, Four Seasons, leader nella gestione di alberghi di lusso. Dall’altro l’Istituto d’istruzione secondaria superiore “Salvatore Pugliatti” di Taormina, una scuola alberghiera che forgia i talenti di domani. Dalla dimensione internazionale a quella locale il passo è breve. Da quando il San Domenico Palace, Taormina, a Four Seasons Hotel, ha aperto le porte lo scorso 1° luglio, ha potuto vantare un personale proveniente da tutto il mondo, ma soprattutto siciliano.
Il vantaggio di lavorare in una compagnia come Four Seasons è quello di poter essere formati secondo i più alti standard di servizio e lusso in uso nei migliori alberghi del mondo pur valorizzando l’unicità e la tradizione locale.
Così il 18 febbraio sarà lanciato il primo di una serie di incontri che vedrà in quest’occasione anche la partecipazione del sindaco di Taormina, Mario Bolognari, e del general manager del San Domenico Palace, Lorenzo Maraviglia, seguito da altri sei incontri. Nel corso di queste sette lezioni sull’hotel management, gli alunni di quarta e quinta superiori incontreranno i direttori di ogni divisione del San Domenico Palace che presenteranno una panoramica delle migliori metodologie in uso nei loro reparti. Saranno volti nuovi quelli che conosceranno gli alunni, managers esperti che provengono dai Four Seasons di tutto il mondo, ma ci sarà anche lui, lo chef Massimo Mantarro che rappresenta l’eccellenza siciliana.
Il dirigente Scolastico dell’IISS. Pugliatti di Taormina, Luigi Napoli, entusiasta di questa collaborazione, dice: “La nostra è una scuola tecnico-professionale, con due forti indirizzi di studio rivolti all’enogastronomia e al turismo, che si sposano bene con la vocazione del nostro meraviglioso territorio. Direi che si sono incontrate due visioni. La mia, che ho sempre creduto che non c’è crescita di un territorio se non se ne rendono partecipi e protagonisti i giovani, ed in questo caso gli studenti, e la visione e la lungimiranza della Four Seasons di Taormina”.
Luigi Napoli conclude con un finale fiducioso: “Golia incontra Davide… ma stavolta per costruire insieme il presente e il prossimo futuro degli studenti e di questa città”.