Taormina. Davanti a una ricca platea di ospiti, nei giorni scorsi, alla Fondazione “Giuseppe Mazzullo”, è stata inaugurata la mostra d’arte: “Intriganti seduzioni”. La collettiva è stata organizzata dal “Gruppo Taormina Centaurea”, di cui fanno parte: Antonella Moschella, Ciccio Calabrò, Pippo Foti, Ghumbert di Cattolica, Luigi Grasso, Giovanni Murganti e Roberto Rogika Mendolia.
“Oltre alle nostre opere – spiegano i componenti della Centaurea – fino al prossimo 20 novembre, nel Palazzo trecentesco, saranno esposte anche quelle degli amici artisti Aykut Saribas, Patrizia Longo, Vera Spadaro, Valbert, Mirella Bolognari, Salvatore Tudisco, Giusy Nucifora e Marisa Cutrona”.
A introdurre il vernissage, è stata Mirella Bolognari. “Ho accettato con entusiasmo l’invito del gruppo Centaurea – spiega la Bolognari – a partecipare con una mia opera a questa mostra, che vede riuniti in questa sede non soltanto i componenti dell’associazione, ma i più qualificati esponenti della vita artistica taorminese. Il gruppo Centaurea, costituitosi circa 4 anni fa, è formato da artisti dalla spiccata personalità, le cui sensibilità spaziano dallo sperimentalismo multiforme di Roberto Rogika Mendolia, all’iperrealismo lenticolare di Ciccio Calabrò, al disfacimento e al moltiplicarsi della forma di Luigi Grasso, alla cifra stilistica di Ghumbert che si frammenta nella spazialità di monadi ipercromatiche, nella ricerca di espressioni linguistiche e materiche di Antonella Moschella, sino alla levità paesaggistica dell’acquerello di Pippo Foti ed al surrealismo visionario di Giovanni Murganti. E’ innegabile che sul tema Intriganti seduzioni si sia aggregata e sviluppata, nei singoli soggetti, una creatività, che tralasciando i consueti stilemi, ha saputo rinnovarsi riproponendosi in modo nuovo, talora con immagini astratte, talora chiaramente leggibili, indice della costante ricerca alla quale gli artisti si sono dedicati e si dedicano. Componente essenziale, ispiratrice della mostra è l’Eros ed i desideri ad esso connessi, Eros moltiplicatore di pulsioni che sovente nell’arte pittorica più che essere esplicitamente espressi, sono sottintesi e questo attraverso le forme e i colori. Non è sempre l’adesione alla verità a suscitare l’Eros, sconfineremmo nel voyerismo, quanto la sollecitazione a vedere, con i valori propri della pittura, oltre ai propri occhi e penetrare in un Universo i cui contenuti si patinano dell’erotismo stesso degli autori. Intriganti seduzioni non vogliono essere imbroglio, raggiro, ma affascinante proposizione che streghi gli occhi, la mente e il cuore quale sede dei sentimenti. Così, in un’altalenante malia che va da temi forti a temi più leggeri, la mostra non è soltanto una collettiva, ma opera per opera esprime un mondo il cui l’eros, più o meno esplicito, non può non lusingare l’osservatore attento. In questo gioco seduttivo sono stati coinvolti, oltre alla sottoscritta, anche Aykut Saribas, Patrizia Longo, Vera Spadaro, Valbert, Salvatore Tudisco, Giusy Nucifora e Marisa Cutrona”.