Taormina. Partecipata e intensa conferenza stampa su “Aspromonte – La Terra degli ultimi”, film con Elisabetta Gregoraci, protagonista e produttrice, Valeria Bruni Tedeschi, Marcello Fonte, Francesco Colella, Marco Leonardi, Sergio Rubinicon. Così nella sala verde del Palazzo dei Congressi si è aperta la quarta giornata della 65esima edizione del Taormina Film Fest.
L’incontro con i giornalisti che hanno dimostrato una piacevole curiosità, partecipazione e attenzione al tema sociale affrontato nell’opera è stato introdotto dal condirettore artistico Gianvito Casadonte, che venti anni fa fece incontrare Mimmo Calopresti, regista calabrese, e Fulvio Lucisano produttore cinematografico, ad una rassegna organizzata dall’Università La Sapienza di Roma, e che ha manifestato la soddisfazione per aver fatto «chiudere il cerchio» ieri sera con la premiazione di Fulvio Lucisano con il Taormina Arte Award consegnato da Lino Chiechio, General manager di Videobank nel corso della serata al Teatro Antico.
Nel corso della conferenza stampa è emersa prepotentemente l’immagine di un’Italia divisa ancora tra Nord e Sud, che viaggia a due velocità, dove Sicilia e Calabria risultano ancora isolate, come se ci fosse la volontà di non farle comunicare soprattutto con il potere. «Per questo motivo ho deciso di fare il film – ha dichiarato Lucisano – L’alta velocità si è fermata a Salerno; il Sud è abbandonato. C’è un fiume di denaro che le società delle autostrade portano via dal Sud».
Il regista Mimmo Calopresti ha confermato l’idea percepita dai giornalisti che si tratti un percorso di ritorno. «Ho incontrato Fulvio sulla mia strada, e l’idea è quello di raccontare i nostri padri. È una cultura di ritorno dove si torna alla terra; un’idea che comincia ad essere condivisa da molte persone. Viviamo con una quantità di sovrastrutture dove tutto è più veloce di noi. Serve rallentare vedere cosa c’è sotto i nostri piedi, nel fango». Ed il fango è stata anche una realtà.
«Il film è stata una grande avventura, partendo da un piccolo paesino della Calabria, Sferruzzano. Interessante la figura della maestra che rappresenta una figura potatrice di luce. Ed il film mostra una Elisabetta Gregoraci, dall’aspetto vissuto nel film, diversa da come il pubblico è abituato a vederla. L’attrice di origini calabro-siciliane, si è mostrata emozionata e grata.
«É stato bellissimo vedermi in questa veste e fare un film in Calabria quella parte della Calabria che io non conoscevo. Logisticamente non era facile. Le condizioni erano un po’ particolari ma ci siamo sporcati le mani di fango. Ho interpretato un ruolo molto bello, mi hanno detto che mi dovevano sporcare, ma questo ruolo mi ha resa felice».
Grande interesse ha suscitato anche la seconda conferenza stampa in scaletta nella mattinata di oggi, nel corso della quale è stato presentato il Film “Cruel Peter”presentato dalla Voltage Picture, di due registi Ascanio Malgarini e Christian Bisceglia. Si tratta di una produzione Taadaaa, Makinarium, Samrt Brads con Rai Cinema, prodotto da Francesco Romeres, Alessandro D’Amario, Angelo Poggi e gli stessi registi.
Presenti alla conferenza stampa anche le istituzioni del territorio, capitanate dal sindaco di Messina Mario Bolognari e dal presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. Il film infatti racconta una storia Horror con alle spalle il Terremoto di Messina, una delle più gradi tragedie, ed è evidente un grande sforzo di fantasia da parte dell’autore Christian Bisceglie. Nel corso della conferenza stampa il film è stato infatti definito «storia horror che parte dal reale ricostruita con la fantasia».
Si tratta di un film italiano di media grandezza, di cui è stato sottolineata anche l’importanza di come sia nata la produzione di una piccola realtà che punta a fare qualcosa di differente. «Volevamo far vedere che anche in Italia si può fare funzionare il sistema. Con questo film prodotto tutto da italiani abbiamo voluto presentare un territorio nuovo, storie che nessuno conosceva e possiamo dire che siamo molto soddisfatti, tanto che la Voltage Picture ha visto qualcosa in questo e hanno venduto negli stati uniti. Crediamo in questo progetto nelle storie italiane».
Il film con Henry Douthwaite, Zoe Nochi, Katia Greco e Rosie Fellner sarà proiettato questa sera al Teatro Antico. Attesa per stasera anche la premiazione al Teatro Antico di Peter Greenaway con il Taormina Arte Award.