Questa mattina, 60 finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal GIP del Tribunale di Catania, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia Etnea, nei confronti di 9 soggetti, indagati per i reati di detenzione illecita e vendita di sostanze stupefacenti. Le indagini hanno ricostruito nel dettaglio un’articolata attività di spaccio di sostanze stupefacenti che aveva la sua base logistica nell’abitazione di un uomo, già sottoposto agli arresti domiciliari. All’interno della sua abitazione, infatti, l’uomo aveva creato un vero e proprio laboratorio, in cui venivano dapprima lavorate e tagliate le sostanze stupefacenti tipo marjuana e cocaina, per poi essere cedute ai coindagati, i quali le mettevano in vendita sulle piazze di Giarre, Riposto, Taormina, Giardini Naxos e altre località limitrofe della zona jonica. Nel corso delle attività investigative, la Guardia di Finanza (Compagnia di Riposto) ha collocato, all’interno dell’abitazione dell’uomo, delle microspie che hanno consentito di ascoltare e documentare tutte le conversazioni intercorse tra il predetto e i suoi complici, durante i loro incontri, in cui organizzavano gli illeciti traffici e decidevano le zone e le modalità di spaccio. Inoltre, un sistema di videosorveglianza, posizionato all’esterno dell’immobile, ha permesso di identificare tutti i soggetti coinvolti nell’attività criminale, nonché di svolgere servizi di pedinamento degli stessi. Il Gip ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di sette indagati e quella degli arresti domiciliari nei confronti di altri due. I finanzieri della Compagnia di Riposto, della Tenenza di Acireale e della Brigata di Bronte, con il supporto di 3 unità cinofile antidroga del Gruppo di Catania, hanno anche proceduto a contestuali perquisizioni personali e domiciliari, su decreto della Procura Distrettuale Antimafia di Catania. All’operazione hanno preso parte anche i finanzieri della Compagnia di Taormina.