Taormina. “Bisogna intervenire al più presto sull’ospedale S. Vincenzo di Taormina per evitare l’ennesimo caso della sanità messinese”: a dichiararlo sono Fabrizio Denaro (segretario provinciale di Ugl Messina) e Tonino Sciotto (Ugl-Utl Messina). I due sindacalisti alzano la voce in un periodo storico in cui, purtroppo, molti politici hanno fatto e continuano a fare passerella all’interno del nosocomio di contrada Sirina solo per avere un pizzico di visibilità, ma senza un reale interesse a trovare una soluzione. E i fatti parlano chiaro.
“Ugl Salute Messina, nei mesi scorsi – spiegano Denaro e Sciotto – è intervenuta più volte a supporto del reparto di Cardiochirurgia pediatrica ubicato nella struttura sanitaria della capitale siciliana del turismo. Proprio in questi giorni si è alzato forte in grido di allarme di tutto l’ospedale S. Vincenzo. Da più parti viene segnalata una situazione di grave difficoltà, con lunghe code al Pronto soccorso, con attese interminabili, una cronica mancanza di medici e di personale, oltre a reparti chiusi o a mezzo servizio. Ricordiamo che l’ospedale S. Vincenzo ha un numero di quasi 30mila accessi annuali al Pronto soccorso, oltre ad importanti reparti d’eccellenza come l’Oncologia o la stessa Cardiochirurgia pediatrica, che da questa situazione potrebbe subire delle ricadute non positive. Ugl Salute Messina ritiene non più rinviabile l’insediamento di un posto fisso di polizia a tutela degli operatori sanitari del Pronto soccorso che spesso sono stato oggetto di aggressioni”.
“Se anche da un ospedale, dal bacino di utenza e dell’importanza come quello di Taormina arrivano segnali di questo tipo – proseguono Denaro e Sciotto – possiamo solo certificare la grave crisi della sanità pubblica nella provincia di Messina che sembra non avere fine. In particolare, la mancanza di personale sanitario rappresenta un elemento comune al quale bisogna trovare rapidamente una soluzione. Appare paradossale che contemporaneamente al Policlinico di Messina siano sul punto di perdere il lavoro 50 tra infermieri professionali e Oss. Da un lato mancano e da un altro sono in esubero. Forse c’è stato un qualche corto circuito o, meglio, è venuta a mancare un’attenta programmazione. La situazione del San Vincenzo è la stessa di altri ospedali della provincia, la rete ospedaliera assegna reparti, specialità e posti letto ma parte di questi restano non attivi per mancanza di personale o per l’impossibilità delle aziende di assumere a causa del raggiungimento dei tetti di spesa per l’assunzione di personale, fermi al 2004, che non sono proporzionati con quanto determinato dalla rete ospedaliera. Una situazione che rischia di fare collassare il sistema. In questo contesto riteniamo fondamentale l’impegno preso dal Governo e dal Ministro della Salute per l’eliminazione dei tetti di spesa. Appare chiaro che i nuovi manager delle Aziende sanitarie della provincia di Messina dovranno rilanciare la sanità pubblica della provincia riportando la fiducia ai cittadini ed agli operatori sanitari”.