Taormina. “Il Ministero dell’Interno ha emanato il Decreto per il riparto delle somme previste dal DL 19 maggio n. 34, cosiddetto Rilancio, che all’art. 106 prevede un intervento di 3 miliardi a favore dei Comuni che nel 2020 avranno minori entrate. La perdita stimata sul gettito delle entrate del Comune di Taormina è di € 2.910.238, al netto della imposta di soggiorno che riguarda un altro articolo del DL Rilancio ed esattamente il 180”: a dichiararlo è il sindaco di Taormina, Mario Bolognari.
“Lo stesso Ministero – prosegue Bolognari – ha versato € 578.685 per il ristoro delle minori entrate di IMU alberghiera, € 425.592,91, e di tassa di occupazione di suolo pubblico, € 153.092,39. Calcolando una serie di decurtazioni per circa 100 mila euro, il Ministero riconosce al Comune di Taormina una stima di ulteriore perdita di € 2.223.947, assegnando € 1.679.320,41, che sommati ai precedenti ristori coprono l’intera perdita”.
“Adesso restiamo in attesa del nuovo DL di agosto con il quale ci è stato assicurato che verrà aumentata la dotazione dell’art. 180 sul ristoro della imposta di soggiorno. Questa assicurazione viene da fonti autorevoli sia governative, sia dell’ANCI. Se il criterio di ripartizione tra i Comuni turistici sarà confermato, il Comune di Taormina avrà circa un milione e mezzo, che si sommerà ai 500mila euro già decretati”.
“Con questa manovra i conti del Comune sarebbero in sicurezza e non possiamo che esprimere la profonda soddisfazione dell’Amministrazione per quanto lo Stato ha fatto finora, sempre che tutto sia confermato”.
“Manca la parte relativa alla manovra della Regione Siciliana. Oltre al fondo perequativo ordinario, al Comune di Taormina spetta una riserva di due milioni di euro destinati ai quattro Comuni non capoluogo di provincia che abbiano superato mezzo milione di presenze turistiche nel 2019. Il criterio di ripartizione concordato tra l’ANCI e la Regione Siciliana dovrebbe destinare al Comune di Taormina una cifra che sarebbe importantissima poter andare incontro alle famiglie e alle nostre aziende così duramente colpite dalla crisi Covid-19. Ulteriori misure arriveranno attraverso il GAL (direttamente agli imprenditori) e gli altri ammortizzatori sociali”.
“Tutto ciò non ci autorizza ad essere tranquilli. Dobbiamo recuperare il movimento turistico che porta il vero lavoro e il vero fatturato. In autunno e in inverno Taormina dovrà rimanere aperta e cercare di recuperare almeno in parte quanto perduto durante il lockdown e in questa ripresa lenta”.