Taormina. “E’ assolutamente necessario che il personale degli alberghi conosca lingue straniere come russo e cinese per prepararsi ad affrontare i flussi turistici che arriveranno in Sicilia nelle imminenti stagioni”. Lo ha sostenuto il presidente di “Confindustria Alberghi”, Sebastiano De Luca, nel corso della presentazione del piano formativo “Resort” (“Raggiungere l’eccellenza in Sicilia per gli operatori del ricettivo turistico”). Tale progetto tende a raggiungere l’eccellenza della formazione del personale alberghiero già in servizio. L’iniziativa si è svolta, alla presenza degli operatori del settore, nei locali di un noto hotel cittadino. Un’attività, questa, che coinvolge ben 39 alberghi siciliani e punta ad innalzare la professionalità dei dipendenti in un’ottica di miglioramento continuo del servizio. L’organizzazione è stata curata da “Civita srl”, società accreditata alla Regione siciliana, presieduta da Nanda D’Amore, in collaborazione con l’Ente bilaterale del Turismo. La D’Amore, assieme ad Antonella Rizza, ha chiarito le finalità della formazione del personale. Non a caso ha partecipato all’incontro il presidente del distretto “Taormina-Etna”, Mario Bolognari. “Come distretto – ha affermato dal canto suo Bolognari – non possiamo fare altro che trovarci in sintonia con organizzazioni che tendono a valorizzare l’offerta turistica sul territorio”. Il piano è interamente finanziato, appunto, da “Fondimpresa”, fondo interprofessionale costituito da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Tali risorse rappresentano una novità nel campo della formazione in quanto consentono alle aziende attraverso l’adesione, senza costo per gli alberghi, di sviluppare attività formative finalizzate ad elevare il valore aziendale costituito, dal personale dipendente. Secondo i presenti esisterebbe, inoltre, un alto grado di specializzazione del settore alberghiero dove anche “gentilezza” e “affabilità” del personale vengono considerati elementi essenziali. Uno degli obiettivi da raggiungere è, dunque, la conoscenza delle lingue del personale a causa dell’avanzare dei nuovi flussi prima dalla Russia, dove Taormina, ha già esperienza e in un prossimo futuro anche dalla Cina. In questo caso, sempre secondo De Luca, si stanno aprendo le porte verso un mercato che chiede soprattutto “cultura”. In linea con l’evoluzione dei mercati, si chiede, inoltre, personale specializzato nel settore della ristorazione, sempre più teso a valorizzare il prodotto locale, nell’ottica anche dello sviluppo di un turismo enogastronomico legato ai percorsi del gusto. Ma si guarda anche ai percorsi legati alle strutture che dispongono di “centri benessere” e “Spa” sempre più tese allo sviluppo del cosiddetto “turismo del benessere”.