Taormina. “Noi consiglieri comunali di Taormina non siamo più disposti ad accettare le prese in giro del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che viene nella nostra città soltanto per fare passerella”: a dichiararlo, il presidente del Consiglio comunale di Taormina, Antonio D’Aveni. “In segno di protesta- continua D’Aveni – non sono entrato nell’emiciclo e sono rimasto nel pubblico perché non si può condividere questo modo di fare. Era successo lo scorso settembre e si è verificato anche adesso. Ero in aula ma volutamente ho deciso di assistere da spettatore. Ancora una volta il presidente Crocetta ha inteso utilizzare Taormina soltanto per fare passerella politica e non ha avuto rispetto per il Consiglio comunale. In quattro anni e mezzo abbiamo assistito a tante promesse ma non si è visto nessun risultato per la città di Taormina. L’unica nota positiva è stata l’avvenuta trasformazione di TaoArte in Fondazione, sulla quale va dato atto e merito all’assessore Barbagallo che ha collaborato con noi nell’interesse vero di Taormina. Per il resto si potrebbero invece elencare tante cose: l’Ospedale S. Vincenzo dove puntualmente si tenta di tagliare qualche reparto, il Centro di Cardiochirurgia pediatrica Bambin Gesù sul quale aspettiamo certezze e atti scritti prima di poter dire che verrà salvato. E poi c’è la frana sulla A18 a Letojanni sulla quale la Regione si è disinteressata e per finire la vicenda dell’Expo Sicily, propagandato e poi finito nel nulla e ora di nuovo rilanciato non si sa bene in quale tempistica e con quali risorse. E ovviamente a Taormina continuiamo ancora ad attendere i milioni di euro che la Regione deve versare nelle casse del Comune per la percentuale dei proventi del Teatro Antico. Abbiamo assistito ad una passerella politica inutile che manca insomma di rispetto a questa città. Il presidente faccia altrove campagna elettorale, senza utilizzare il richiamo mediatico del G7 in vista delle Regionali. Alla fine Crocetta e tutti i soggetti politici della maggioranza regionale stanno continuando ad ignorare i problemi e le giuste esigenze di Taormina e del comprensorio, su tutti i fronti. Speriamo almeno che sul finire della legislatura a Palermo ci sia un sussulto d’orgoglio e una piccola dimostrazione di rispetto e di affetto alla tanta “utilizzata” Taormina con qualche somma da destinare in favore del Taormina Film Festival, per non buttare via una kermesse che ha 63 anni di vita alle spalle e rappresenta un pezzo di storia del paese”.