Taormina. Anche il mese di dicembre, così come quello di novembre, presenta un risultato positivo, per quel che riguarda il turismo, con +12,31% (italiani -1,31%, stranieri +23,49%), ma assolutamente marginale, nell’economia complessiva della destinazione Taormina, rappresentando il mese con 12.198 pernottamenti poco più dell’1% del movimento complessivo annuale. Da evidenziare, nel quadro complessivo, il buon risultato della Francia (+58,85%), Regno Unito (+76,57%), Svizzera (+98,11%), Malta (+62,70%), Stati Uniti (+48,46%), Brasile (+43,79%) e Australia (+37,58%). Il mese di dicembre permette di fare una prima analisi della stagione turistica di Taormina del 2013, rimandando alla pubblicazione dell’annuale bollettino statistico i necessari approfondimenti. Possiamo dire che il 2013, in un panorama di crisi generalizzata, si chiude per la destinazione con un lusinghiero +6,52%, dato da 986.642 pernottamenti contro i 926.260 del 2012. Il mercato straniero è cresciuto del 9,29% (819.534 presenze rispetto alle 749.839 del 2012), mentre il mercato domestico ha fatto registrare una flessione del 5,29% (167.108 presenze rispetto alle 176.440 del 2012) e continua a scendere al di sotto del 20% delle presenze complessive. Questo dato, se da un lato rappresenta la capacità della destinazione nell’essere sempre più presente sul mercato estero, dall’altra parte deve essere uno stimolo per riprendere un dialogo proficuo con il mercato nazionale. Andando a leggere i dati dell’anno per singolo mercato, presentano un segno positivo tutti quei paesi dell’area Euro da sempre collegati con l’aeroporto di Catania (Austria +12,67%, Germania +8,95%, Francia +3,70%, Paesi Bassi +3,55%, Belgio +1,34%, Danimarca +10,26%, Svizzera +24,85%, Regno Unito +1,21%, Svezia +29,88%, Norvegia +81,22%) ed i paesi fuori dall’area Euro (Russia +25,82%, Ucraina +70,72%, Stati Uniti +12,64%, Argentina +26,37%, Brasile +13,03%, Giappone +5,25%, Cina +18,13%, Australia +20,34%), mentre i paesi in grave crisi economica hanno un andamento non conforme (Spagna –4,60%, Grecia +8,89%). Sul mercato italiano la flessione riguarda tutte le regioni (soltanto le piccole, quali Valle d’Aosta, Molise, Friuli, Liguria, Basilicata e Calabria presentano leggeri incrementi) tra le più importanti Lombardia, Lazio, Campania e la stessa Sicilia, da sempre trascinatori del mercato domestico. L’analisi per categoria ricettiva conferma quanto scritto nei mesi precedenti: gli alberghi a 5, 4 e 3 stelle presentano tutti il segno positivo e rappresentano quasi il 90% dell’ospitalità alberghiera nel suo complesso, a sancire il segmento di mercato medio-alto quale target di riferimento della Città. Anche il comparto extralberghiero fa registrare un +15,73%, anche se con 59.550 pernottamenti rappresenta poco più del 5% delle presenze. Si era evidenziato, nell’analisi dei dati dei mesi invernali, la tendenza degli ultimi anni a comprimere sempre più la stagione e restringerla al periodo che va dalla settimana antecedente la Pasqua al Ponte di Ognissanti ed il dato di dicembre da un’ulteriore conferma. Guardando al 2013 mese per mese, presentano un segno negativo i mesi di gennaio e aprile, con il segno positivo i restanti dieci mesi, con gli italiani in aumento soltanto a febbraio, settembre e novembre e gli stranieri a trascinare la stagione in ogni mese, fatta eccezione per febbraio e aprile. Va da se che i pernottamenti dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre sono appena 85.702, soltanto il 9% sul totale di 986.642 presenze. La sfida per il 2014 sarà dunque quella di provare a far tornare Taormina una destinazione appetibile anche nei mesi non di stagione, oltre ovviamente a consolidare la stagione turistica, e questo ricominciando a ragionare in una logica di sistema, che veda tutti gli attori partecipi e protagonisti.
Tutto bene, ora basta rivendicare i meriti!
+6,52% pernottamenti ,mi sa che dormivano tutto il giorno perche in giro non si sono visti ,povera taormina