Dall’assessore provinciale alla Cultura, il taorminese Mario D’Agostino, riceviamo e pubblichiamo: “Caro direttore, è un dato di fatto ben constatabile che Taormina sia assolutamente priva, da mesi ormai, di una idea culturale di ampio respiro che sia all’altezza del nome che porta. E’ tempo di domandarsi, adesso, quale progetto culturale viene immaginato per la nostra Città. Nel riconoscere pubblicamente il grande impegno del presidente della Fondazione Mazzullo Antonio Lo Turco e dei suoi collaboratori, particolarmente Giuseppe Filistad, dobbiamo, con la stessa onestà, riconoscere che non può bastare l’entusiasmo e la ferma volontà dei singoli per consentire risultati duraturi in una Città con ambizioni culturali importanti. E’ così difficile immaginare, a Taormina, un raccordo tra i diversi Enti pubblici e tra il pubblico ed il privato? E’ forse eccessivamente fantasioso ipotizzare un tavolo operativo costituito da amministratori del territorio comunale e provinciale, dall’associazionismo di settore, da rappresentanti di categoria, soggetti diversi che possano elaborare, sinergicamente, un progetto di sviluppo culturale coordinato ed efficace per la Città? Certo, bisognerebbe raccordarsi di più, ma quale raccordo può esserci mai in un contesto in cui non si ascolta, in cui il delirio di auto-sufficienza taglia le gambe a qualunque forma di collaborazione? In una realtà cittadina in cui l’assessorato alle Politiche culturali della Provincia regionale di Messina, da me rappresentato, non ha mai omesso di dare il suo apporto, mai è stato sordo alle proposte culturali avanzate dalla Città, mai si è tirato indietro quando il programma natalizio sembrava scarno e gli veniva chiesto di rimpolparlo, mai ha fatto mancare sostegno e promozione alle iniziative del suo territorio, mai ha tralasciato di coinvolgere la Città sulle proposte culturali più importanti del comprensorio, mai ha permesso che la Città venisse tagliata fuori da ricorrenze nazionali, affinchè non sembrasse culturalmente isolata, mai, infine, a nessuno, è stata negata la mano tesa di una programmazione condivisa; ecco, questa incapacità alla collaborazione da parte di altri, a volte, assume il sapore della peggiore miopia sociale e culturale, proprio quello che a Taormina non possiamo permetterci. Un esempio su tutti ci viene dato dall’apertura dell’Archivio storico di Taormina, iniziativa certamente lodevole; però, non appare un po’ anomalo il coinvolgimento dell’assessore comunale e quello regionale alla Cultura, ma non quello dell’assessore provinciale? Autorevolissima, sia chiaro, la presenza di Alfio Seminara. Ma ci ha pensato qualcuno che Alfio Seminara, proprio per le sue indiscusse capacità, è stato tra l’altro nominato Esperto della Provincia di Messina, proprio su indicazione dell’Assessore D’Agostino? La domanda, a questo punto, è: nell’ottica di un disegno culturale importante ed alla luce del ruolo istituzionale che riveste, poteva essere opportuno coinvolgere nell’occasione anche l’assessore provinciale alla Cultura e alla Valorizzazione del Patrimonio Archivistico? Si, probabilmente si poteva. Ma non è stato fatto. E non importa se per indifferenza, mediocrità, superficialità. Quello che conta, invece, è che una volta ancora è mancata la capacità di superare il particolarismo, e non si è riusciti a cogliere l’idea che la crescita culturale di una comunità, alla fine, è sempre e soltanto il risultato di una collaborazione; al contrario, ogni mancata collaborazione, prima o poi, indebolisce la comunità. Quelle barriere che la Cultura non ha, e per definizione non dovrebbe avere, le crea piuttosto la politica! Grazie per l’ospitalità. Mario D’Agostino”.
Caro cittadino,io ritengo che in questa situazione vale una sola frase:Tutto nasce e tutto si vuole distruggere.
molto bello e toccante il commento di turi s,riferito al padre di mario d’agostino
Alessandro,
sinceramente non ho capito la tua battuta visto che ripeti la stessa cosa due volte.
Avresti fatto meglio a stare zitto.
Ritengo doveroso che l’Ass. D’Agostino si faccia sentire visto che è il massimo esponente provinciale, in riferimento alla cultura, e cosa non trascurabile Taorminese e visto tutto il lavoro che sta svolgendo.
Dimenticavo, anche io da ingegnere ho notato che l’ingresso, visto dall’esterno, non era proprio dei migliori… intonaci scrostati, ganci per motori, cavi elettrici passanti che potevano essere sistemati decentemente…. sorvoliamo poi sul soffitto a volta che, a mio personale parere, necessiterebbe un consolidamento e dei tiranti, a sfavore dell’indubbio pregio storico-artistico.
Non prendertela, Mario. Certo un posto riservato non gli sarebbe ad ogni modo costato granchè, anche se non avessero avuto contributi dalla Provincia (non sono comunque al corrente in merito). E’ evidente, caro Mario, che non tutti preferiscono il gioco di squadra, anzi alcuni preferiscono essere corridori solitari per monopolizzare i meriti … Non mancheranno comunque altre occasioni per la collaborazione, conoscendo il tuo valore (ma ti suggerisco prima di fargli firmare la promessa di un biglietto !) … personalmente sono riuscito a sentire poche parole dal di fuori della porta… lo sai, non mi piace avere 1 piede dentro ed uno fuori come tanti…
Bravo fatti valere. TAORMINA ha bisogno di politici che siano capaci ed autorevoli affinchè si ritorni agli antichi periodi quando TAORMINA era ritenuta la capitale del turismo culturale e richiamava intellettuali da tutta europa.
Ma scusate … per il bene di Taormina perchè non mettete da parte personalismi, antipatie personali, motivi personali e privati ? Abbiamo anche un assessore di Taormina alla provincia anzichè farsi i dispetti (che sanno molto di infantile) perchè non si collabora ?
Scusate, signori… Negli altri comuni non si riesce a trovare chi ha voglia di investire sulla cultura, e a Taormina addirittura escludete chi ha il ruolo di poterla programmare? siete pazzi? Taormina ha la fortuna di avere un assessore taorminese,che tra l’altro è tenuto in grande considerazione tra gli “addetti ai lavori”, e non lo utilizzate? Bisogna essere stranieri per essere apprezzati in patria?
Scusate, io forse non c’entravo nulla, ma ho leto l’articolo e volevo dare il mio contributo.
Giorgio
facciamo un passo indietro….
– ricordiamo che la istituzione di un archivio storico taorminese è stato un progetto avviato dalla giunta D’Agostino….qualche anno fa,
– ricordiamo che è stata fatta una mostra di volumi antichi con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Messina., nella sala del palazzo Corvaja, organizzata dall’allora incaricato dal Sindaco Carmelantonio, dott. Franco Spadaro, … –
-ricordiamo per non dimenticare…. nell’occasione si era anche “scoperto” un sigillo Tauromenitano ….ricordate ?
-caro Mario, non come Assessore Provinciale alla Cultura, ma come figlio di colui il quale ebbe l’idea di fare ricerche e ordine nel marasma dei libri antichi di Taormina ti si doveva invitare insieme alla tua mamma e tuo fratello Attilio, … sai perchè non sei stato invitato Mario ??? , secondo me, perchè si sono “ricordati” che il merito andava condiviso anche con la giunta del Sindaco Carmelantonio D’Agostino….di cui tu sei figlio.
Caro Mario, lo sai bene che la Tua presenza avrebbe “offuscato” qualche altro… Ci vuole molto a capirlo? Ai posteri l’ardua sentenza.
Si lamenta perche’ non e’ stato chiamato o si lamenta perche’ non e’ stato chiamato!I dubbi rimangono…..
Mi sembra sia sotto gli occhi di tutti che la Provincia di Messina è orgogliosa di avere un ottimo ed attento Assessore alle Politiche Culturali.– (vedi programma Assessore alla Cultura Provincia di Messina).
Premesso che i progetti e gli eventi vengono oltre che valorizzati dalla collaborazione dell’ Assessore provinciale con i Comuni del territorio, “il Taorminese” Ass. Mario D’Agostino ne ha ben donde a contestare e criticare severamente chi ha omesso e/o trascurato di richiedere la Sua presenza all’importante appuntamento come l’ inaugurazione dell’Archivio Storico.
Direi che dopo una così lunga tradizione di utilizzo della cultura a Taormina per scopi “altri”, aspettarci che le cose cambino improvvisamente lo trovo un pò ingenuo, di solito si cambia perchè costretti a farlo….difficile che il cambiamento nasca spontaneo
Non posso credere che in una città tanto “internazionale” come Taormina ci siano atteggiamenti di tanto chiara superficialità. C’è bisogno dell’apporto di tutti, no? Perchè allora escludere chi vuole dare qualcosa alla comunità? Come ha detto Siciliano del borgo : aprite gli occhi! Taormina, se non stiamo attenti, scivolerà via!
Invitata o imbucata la PAOLINI Taorminese
Ma nel caso che si sia voluto tenerlo lontano dall’evento culturale per impedirgli di avere visibilità nella politica taorminese,credo che così ne otterrà molta di più.
Hai Detto Tutto! Non ci sono Parole!
Indifferenza, mediocrità, superficialità?
Forse siamo di fronte a tutti e tre questi elementi; certamente questo è uno di quei casi in cui “La forma è sostanza”. Credo che Mario D’Agostino abbia ragione, e che l’accaduto costituisca uno dei troppi casi, ahimè, in cui si sia sprecata l’ennesima occasione di avere della Cultura, e della sua gestione, una visione “alta”. Fin quando non si capirà che proprio la Cultura è il “volano” della rinascita economico/turistica di Taormina, e che, per tale motivo, essa necessita dell’apporto sinergico di intelligenze, professionalità, volontà e capacità, varie, ma unite e coese dal comune scopo, continueremo a brancolare nel grigiore di una “non-cultura” fatta di sciocchi dispetti, faziose appartenenze, controproducenti esclusioni… ed a pagare sarà Taormina.
Qualcuno nei commenti di un articolo di qualche giorno fa sempre in riferimento alla inaugurazione dell’archivio storico taorminese, invocava sul perchè della mancanza del nome dell’Ass. Alla Cultura della Provincia di Messina Mario D’Agostino, nonchè Taorminese, nella lista degli invitati. Nessuno può dire che è stata una dimenticanza, perche non sarebbe veritiero e perchè sarebbe una mancanza organizzativa.
Purtroppo anche quando ci sono questi eventi si fa politica e si cura l’orto che può dare frutti in futuro. Non si cura l’aspetto culturale Taorminese e i suoi indigeni.
Aprite gli occhi, dove c’è la discesa che porta all’entrata dell’archivio storico, sarebbe il caso di eliminare il lampione da poco messo in opera, la luce è troppo forte e si vede uno spettacolo indecente come quell’ammasso di fili elettrici volanti e quegli enormi motori di condizionatori che rovinano la visione e la discesa.
Sono d’accordo. Sarebbe bello sapere se si tratta di miopia volontaria o involontaria… Pero’ in questa Città non si riesce mai a trovare collaborazione, è possibile? L’assessore D’agostino ha organizzato diverse cose alla Fondazione Mazzullo, parla di piena collaborazione con il presidente Lo turco. Perchè gli altri non riescono a farlo?