Nel match della quinta giornata di ritorno al “Massimino” tra Catania ed Atalanta sembra proprio che il risultato più giusto sia stato il pareggio. Domenica Catania si è risvegliata sotto una battente pioggia che ha fatto temere per un eventuale rinvio della partita, ma la società Calcio Catania ha cercato di ovviare alla situazione ponendo nella prima mattinata dei teloni sul manto erboso del Cibali, soluzione che ha in parte migliorato le condizioni del terreno. Si è quindi continuato a “spalare” l’acqua sino alle ore 13, quando ormai la pioggia aveva dato una tregua, l’arbitro Trefoloni ha quindi deciso per il regolare svolgimento dell’incontro. Lo stadio era stracolmo: circa 20.000 spettatori hanno colorato tutto lo stadio, diverse bandiere argentine nelle curve ad onorare la patria dei molti rossazzurri provenienti dal Sudamerica. Sembra quasi che anche i tifosi si stiano adattando alla lingua spagnola degli 11 argentini in rosa, con uno striscione in tribuna B che recitava: “Catania, vamos!”. Il campo reso pesante dalla pioggia ha notevolmente condizionato l’incontro. Mihajlovic, privo dello squalificato Llama e dell’infortunato Carboni, dà fiducia a Morimoto in attacco, portando Martinez in panca. Mutti conferma Valdes in mediana e preferisce Amoruso a Tiribocchi al centro dell’attacco orobico. Nei primi minuti il Catania si rende pericolosissimo in due occasioni: nella prima con un gran sinistro di Capuano dal limite deviato in corner da Consigli, nella seconda su angolo, Silvestre colpisce di testa, Ferreira Pinto salva sulla linea, aiutato dalla traversa. Arriva quindi anche un’occasione colossale per l’Atalanta sprecata da Garics su palla ricevuta dal corner. Qualche minuto dopo Amoruso fa tremare il “Massimino” che in spaccata anticipa i centrali ed il portiere, palla che si infrange sul palo. Al 21′ Maxi Lopez protesta per una trattenuta ai suoi danni in area ma Trefoloni non fischia il rigore, chiara la trattenuta del difensore orobico sul biondo attaccante del Catania. Il secondo tempo si apre con una chiara occasione da gol per i rossazzurri: arriva una palla sporca in area, Morimoto è solo davanti Consigli sul secondo palo, sembra un gol fatto ma il giapponese è capace di tirare alto mandando la palla in curva nord, pubblico attonito. Morimoto verrà quindi sostituito con Martinez qualche minuto più tardi. Segue l’occasione da gol per Doni che su colpo di testa impegna Andujar in una parata spettacolare. Negli ultimi minuti non accade nulla di rilevante eccetto per l’espulsione di Bellini per somma di ammonizioni dopo un fallo su Martinez. La partita quindi si conclude con un pareggio che soddisfa entrambe le squadre per ciò che si è visto in campo con ghiotte occasioni da una parte e dall’altra. La giornata passata vede quindi il colpo di coda del Siena che riesce a vincere a Verona, il Bologna che esce vittorioso dallo scontro salvezza con il Livorno, la Lazio che passa a Parma. Il Catania, quindi, da una parte può sorridere poiché si tiene fuori dagli ultimi tre posti della classifica occupati da Siena, Atalanta e Livorno, dall’altra si dispera per un’occasione mancata che avrebbe migliorato la classifica in vista della volata finale per la salvezza.
Achille Teghini
Francesco Di Stefano