Storica impresa del Calcio Catania, che annienta con un secco 3-1 i campioni d’Italia dell’Inter. Dopo 49 anni il Catania riesce a sconfiggere la blasonata squadra di Milano: l’ultima vittoria risaliva alla stagione 1960/1961, 2-0 in virtù delle reti di Castellazze e Calvanese. Una serata di sentimenti ed emozioni che qualsiasi tifoso etneo non potrà dimenticare, venerdì sera la storia si è ripetuta: Davide che batte Golia. Proprio così: l’armata nerazzurra era venuta in Sicilia per imporre il suo predominio, ma si è trovata di fronte una formazione determinata a far risultato. Lo squalificato Mourinho si è accomodato in tribuna, schierando una formazione con alcune sorprese: in difesa Materazzi centrale e Zanetti esterno sinistro, a centrocampo Mariga; in attacco Eto’o. Per il Catania, confermate le indiscrezioni della vigilia: tridente Mascara-Martinez-Maxi Lopez dal primo minuto. All’ingresso in campo delle formazioni entusiasmo alle stelle in un Massimino tutto esaurito con circa 23.000 spettatori presenti. Suggestiva la coreografia della Curva Sud, colorata di rosso e azzurro nell’anello inferiore e del tricolore italiano nell’anello superiore. Il primo tempo è di marca rossazzurra, ormai come è solita fare, la formazione di Mihajlovic impone fin dal primo minuto il suo gioco. Al secondo minuto incredibile occasione per il Catania: corner di Mascara, splendida capocciata del Malaka Martinez e palla di poco sopra la traversa. Gli etnei spingono e sfiorano il vantaggio in più di un’occasione con Ricchiuti, che spreca due ottime opportunità, entrambe respinte dalla retroguardia nerazzurra. Così si conclude il primo tempo che vede il Catania molto più propositivo dell’Inter, gli etnei avrebbero sicuramente meritato il vantaggio. Ma il secondo tempo è tutta un’altra storia: Mourinho mette dentro Quaresma per Mariga, l’Inter cambia faccia e all’ottavo minuto trova il vantaggio. Lancio di Snejder per Eto’o sul centrodestra sul filo del fuorigioco, ma è furbo il camerunense che aspetta l’ottimo inserimento sul secondo palo del liberissimo Milito che insacca da due passi, i tifosi del Massimino rimangono attoniti. La partita sembra ormai conclusa ma il popolo rossazzurro continua ad incitare i suoi beniamini, che da lì a poco avrebbero scritto la storia del calcio catanese! Dopo alcune conclusioni insidiose dei nerazzuri verso la porta di Andujar, il Catania risorge clamorosamente. Il popolo del Cibali vede uno splendido Izco che centralmente taglia l’Inter, scarica su Alvarez che si inserisce perfettamente sulla destra, la mette dentro per la “Barbie” Maxi Lopez che a sua volta in una frazione di secondo la butta dentro con estrema freddezza, Julio Cesar è battuto, lo stadio è in delirio. Ne segue una mossa di Mourinho che risulterà fatale per la capolista: fuori Cambiasso e dentro Muntari, il quale viene ammonito per una brutta entrata su Martinez. Pochi secondi dopo, su punizione di Mascara, il ghanese colpisce il pallone con la mano, espulsione e rigore! Momenti di sofferenza per i supporter etnei, messi ancor più a dura prova dalla “follia” di Mascara: cucchiaio alla Totti che batte il portiere brasiliano, Massimino in apoteosi, la gente sembra quasi non crederci! Ma il Catania vuole ancora deliziare la platea, un Martinez spettacolare parte in contropiede, salta Lucio e Materazzi, dribbla il portiere e in scivolata insacca. Gol magnifico dell’uruguaiano che manda al settimo cielo tutta la città di Catania: cominciano ad essere esplosi i primi fuochi d’artificio fuori dall’impianto. Finisce così la partita che vede l’Inter ora pericolosamente avvicinata dall’altra squadra di Milano e il Catania che si avvicina sempre più all’obiettivo salvezza. Tifosi rossazzurri che abbandonano lo stadio dopo 90 minuti sotto una fitta pioggia, felici di aver assistito ad una partita che rimarrà indelebile nelle menti dei catanesi, da raccontare per anni e anni!
Achille Teghini
Francesco Di Stefano