Taormina. Lunedì 31 marzo 2014 si è riunito il direttivo del Circolo Pd di Taormina. “Il direttivo del Pd – spiega in una nota il coordinatore Christian Coslovi – ribadisce con preoccupazione l’assenza di un governo cittadino e la più totale inerzia della maggioranza, palesemente in difficoltà nel trovare un equilibrio interno per la risoluzione dell’attuale crisi politico-amministrativa. Quello che avrebbe dovuto essere un messaggio forte rivolto alla città, finora si è tradotto unicamente in uno stallo decisionale, dovuto all’incapacità di trovare soluzioni concrete alle urgenze della comunità taorminese. Taormina ha bisogno di una guida politico-amministrativa capace di compiere scelte precise. Restare nel pantano dell’indecisione non consente di attuare alcuna programmazione né, tantomeno, di affrontare l’inizio della stagione turistica. In merito alla questione Asm, si conferma pieno sostegno ai consiglieri comunali Benigni e Longo, che, unitamente al consigliere Moschella, hanno chiesto di verificare lo stato in cui versa l’azienda e di approfondire la gestione del commissario liquidatore, sull’operato del quale il nostro partito chiede che vengano accertati i fatti esposti in Consiglio comunale, nonché le motivazioni che hanno portato alla revoca dello stesso e riportate nella deliberazione di Consiglio comunale n. 16/2014. Si ritiene necessario e improrogabile eseguire tutti gli opportuni accertamenti contabili, condotti dagli organi competenti. Andrebbe prolungato il mandato all’attuale liquidatore ad interim, anche per evidenti motivi di risparmio. Occorre altresì verificare, in tempi rapidi, la possibilità di procedere alla revoca della liquidazione dell’azienda, da sempre contrastata dal nostro partito. Il nostro auspicio è che, alla fine di questo percorso, venga ricostituito un Consiglio di amministrazione che possa ricondurre alla normalità la gestione dell’Azienda, garantendo i livelli occupazionali e continuando a fornire fondamentali servizi a cittadini e turisti. Il Pd continuerà a vigilare sull’iter procedurale innestato dalla delibera di revoca del commissario liquidatore, così come seguirà da vicino la crisi amministrativa, conducendo un’opposizione costruttiva nell’interesse della città”.