Taormina. Troppe le assenze accumulate durante l’anno scolastico, tanto da insospettire i carabinieri già da tempo impegnati – di concerto con i dirigenti degli istituti scolastici – anche ad arginare il drammatico problema della dispersione scolastica. In questi giorni, l’attività svolta dai militari dell’Arma nel delicato settore, soprattutto quando il fenomeno riguarda alunni delle scuole dell’obbligo, ha consentito di denunciare all’A.G. peloritana cinque genitori di studenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni, che sin dall’inizio dell’anno scolastico, solo sporadicamente, o addirittura per nulla, si sarebbero presentati a scuola per seguire le lezioni. Teatro delle indagini, coordinate dalla Compagnia carabinieri di Taormina e condotte dai militari delle locali Stazioni, vari istituti scolastici, scuole elementari, scuole medie ed il biennio delle scuole superiori, ubicate nel comprensorio taorminese, dove si è scoperto che alcuni alunni avrebbero frequentato le lezioni, dapprima, ad inizio dell’anno scolastico, in maniera saltuaria, per poi via via assentarsi in maniera costante. In un primo momento le assenze erano apparse “fisiologiche”, ma quando le stesse sono diventate troppe, sono entrati in azione i militari dell’Arma, i quali, al termine di una prima fase dell’attività investigativa hanno denunciato cinque genitori alla Procura della Repubblica di Messina per inosservanza dell’obbligo di garantire l’istruzione ai figli minori. Un obbligo in molti casi disatteso, soprattutto per la superficialità con cui viene ancora considerata la formazione scolastica anche da chi esercita la patria potestà genitoriale. Un problema di esclusivo carattere sociale riscontrato in Sicilia come in altre zone del Sud Italia. L’attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica non è conclusa: le indagini dei carabinieri, infatti, proseguono e, per i prossimi giorni, non si escludono ulteriori sviluppi. Dovranno essere ricercate le motivazioni che hanno indotto questi giovanissimi studenti a marinare la scuola: alcuni di essi, infatti, sono stati spesso trovati “a spasso”, a trascorrere le proprie giornate all’interno di sale giochi o altri locali di ritrovo. I carabinieri, con l’odierna indagine, vogliono dare un ulteriore segnale di prevenzione e repressione della particolare fattispecie di reato attraverso una costante opera di controllo dentro e fuori le scuole al fine di prevenire l’insorgenza di devianze minorili.