Taormina. Ancora bimbi salvati all’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina. A raccontare l’ennesima storia a lieto fine è Sasha Agati, primario del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo “Bambino Gesù” di Taormina.
“Una delle storie più recenti – spiega Agati – riguarda quella di Robert, un bambino di poco più di un anno di età, iniziata in maniera rocambolesca con il suo arrivo presso la Cardiochirurgia pediatrica di Taormina in emergenza dall’Ospedale dei Bambini di Palermo. I colleghi del capoluogo di regione si erano subito accorti che il piccolo aveva ingoiato un corpo estraneo e che questo aveva creato una fistola tra la trachea e l’esofago. Da quel momento in poi è stata una corsa di medici, infermieri e personale tecnico per cercare di salvare la vita al bimbo. Dopo un intervento molto complesso a opera dei colleghi gastroenterologi del nostro ospedale diretti da Fabio D’Amore, il corpo estraneo è stato rimosso”.
“Dopo un mese dalla prima procedura, la fistola non si era chiusa. Insieme a un altro gruppo di medici, infermieri e tecnici specializzati che ha visto in prima linea i cardiochirurghi pediatri del Ccpm di Taormina coadiuvati dai colleghi della Chirurgia pediatrica del Policlinico di Messina diretta da Carmelo Romeo, siamo intervenuti sul bimbo per chiudere questa comunicazione e riparare l’esofago e la trachea che potevano portare alla morte il piccolo. Più di 100 tra medici, infermieri e personale sanitario specializzato hanno avuto in cura il bambino nei diversi momenti della malattia. Adesso, finalmente, Robert ha ricominciato a mangiare e a respirare in maniera autonoma e definitiva. Vogliamo condividere con tutti questa grande gioia in un momento così particolare, per capire che per salvare questi angeli a volte non bastano 100 o più tra medici ed infermieri”.
Questa bella notizia si aggiunge al caso del bimbo svedese che la scorsa estate aveva ingerito una pila e che dopo l’intervento in emergenza al Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo di Taormina adesso è guarito definitivamente.