Taormina. Realizzare il primo trapianto di cuore in un bambino in Sicilia entro il prossimo triennio. Questo l’obiettivo del Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo di Taormina, che dalla sua apertura, circa due anni fa, sta facendo registrare numeri da record. Sono, infatti, già 2800 i piccoli pazienti curati dai medici del Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo nei primi otto mesi del 2012. Ben l’80% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e la stima fatta fino a fine anno è quella di raddoppiare i numeri del 2011. La scelta di aprire nella Perla dello Jonio un Centro di eccellenza di III livello della rete cardiologica pediatrica dell’Isola, effettuata da parte della Giunta della Regione Siciliana in convenzione con l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma presieduto da Giuseppe Profiti, si è rivelata dunque ancora una volta vincente. Soddisfatto, naturalmente, lo stesso presidente Profiti: “Il CCPM è un centro in crescita che definirei impetuosa non solo per quantità ma anche per qualità. Gli standard del CCPM sono quelli dell’ospedale Bambino Gesù e ne fanno un centro analogo a quello di Roma – ha spiegato – il flusso dei pazienti è in aumento, gli interventi si moltiplicano in maniera tumultuosa soprattutto in ragione del fatto che il Centro si è perfettamente inserito nella rete di eccellenza ospedaliera siciliana. I nostri medici, in molti casi, sono andati anche ad eseguire operazioni fuori, naturalmente programmate per impedire errori nelle procedure che è quanto di meno desiderabile. Contiamo già di raddoppiare i numeri del 2011, in virtù anche del fatto che in questi otto mesi abbiamo creato procedure che al di fuori del Bambino Gesù di Roma non erano mai state effettuate: tra le più delicate, quelle per l’impianto di valvole cardiache, 27 crioablazioni e vari interventi di unifocalizzazione. Cosa ci proponiamo per il prossimo triennio? L’ambizione futura è quella di poter festeggiare il primo trapianto di cuore siciliano. Il Bambino Gesù in Sicilia – tiene a sottolineare il presidente Profiti – non è un’iniziativa di carattere colonizzatore. Del Bambino Gesù di Roma operano soltanto 5 persone, tutto il resto sono impegno, cuore e cervello siciliani.” Tanto per dare altri numeri, al Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo, operativo al primo piano dell’ospedale San Vincenzo di Taormina completamente ristrutturato, sono stati eseguiti, da gennaio ad agosto di quest’anno, 393 interventi di cui il 30% a cuore aperto, 228 nella moderna sala di emodinamica e 102 in cardiochirurgia. E in molti casi sono stati i medici del CCPM a raggiungere gli altri plessi ospedalieri siciliani da dove i piccoli pazienti, per le condizioni mediche in cui versavano, non sono potuti uscire per raggiungere la struttura taorminese. Le cifre snocciolate rivelano quindi un bilancio più che positivo che fa del Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo un punto di riferimento sicuro per i giovanissimi malati di cuore che qui trovano un’assistenza altamente specialistica da parte di esperti professionisti, la maggior parte dei quali siciliani, in grado di effettuare anche operazioni miste tra cardiochirurgia ed emodinamica, definite per questo “ibride”, con procedure all’avanguardia e meno invasive per i pazienti. Il CCPM è infatti dotato di apparecchiature tecnologicamente sofisticate, le più avanzate del Sud Italia: tra queste, una sala di cardiochirurgia, una sala di emodinamica, un reparto di terapia intensiva, un reparto per le degenze e una risonanza magnetica pediatrica di ultimissima generazione, inaugurata lo scorso mese di marzo. A tutto ciò si uniscono le visite effettuate nei moderni ambulatori, per le quali c’è stato un grande impegno dei medici che, sempre nei primi otto mesi di quest’anno, hanno effettuato ben 2401 visite specialistiche con accertamenti come l’elettrocardiogramma, le ecografie e le prove sotto sforzo. I pazienti sono per la maggior parte bimbi siciliani, ma il 15% del totale è proveniente da altre regioni del Sud, in particolare dalla Calabria e dalla Puglia. Sempre più famiglie hanno quindi deciso di affidarsi alle cure del CCPM evitando, in tal modo, costosi e lunghi viaggi della speranza verso altre strutture ospedaliere specializzate nelle cure pediatriche cardiologiche e cardiochirurgiche come l’ospedale Bambino Gesù di Roma. Il Centro Cardiologico Pediatrico Mediterraneo, inoltre, è destinato ad assistere anche pazienti provenienti da altri continenti, come la Cambogia, ciò perché è entrato a far parte della rete dei progetti internazionali del Bambino Gesù per la parte relativa alla cardiochirurgia.