Taormina. Il Centro Cardiologico Pediatrico del Mediterraneo di Taormina accoglierà quest’anno 15 medici provenienti da Spagna, Libia, Tanzania, El Salvador, Namibia e Mauritius nell’ambito del progetto “Congenital Heart Academy”.
Ieri mattina all’ospedale “S. Vincenzo” sono arrivati i primi due medici: si tratta di David Ruiz Ortiz (proveniente dall’ospedale pediatrico “Benjamin Bloom” di San Salvador) e Victoria Garcia (cardiologa dell’ospedale universitario di Malaga).
Il personale straniero ospitato nella struttura di Taormina potrà completare e perfezionare a titolo gratuito la formazione in cardiologia pediatrica, cardiologia neonatale, cardiochirurgia pediatrica e anestesia, rianimazione cardiologica sia neonatale che pediatrica, pediatria, neonatologia e terapia intensiva neonatale.
Oltre al personale medico sono attesi professionisti dell’area infermieristica specializzata e tecnici di perfusione cardiocircolatoria. Tutti i medici verranno accolti in regime di volontariato e verranno ospitati grazie al progetto di accoglienza “Mettici il cuore” del Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo in collaborazione con l’Avulss di Taormina.
A supportare il progetto sono stati: Gaetano Sirna (direttore sanitario dell’ospedale “S. Vincenzo” di Taormina), Paolo La Paglia (direttore generale Asp 5 di Messina) e Flavia Alessi (dell’Ufficio formazione dell’Asp 5 di Messina). Il Centro cardiologico di Taormina svolge da anni missioni in varie parti del mondo, l’ultima è avvenuta proprio qualche settimana fa in Libia.
“È una grande emozione – spiega Sasha Agati – riuscire a portare a termine un progetto che si occuperà di formazione internazionale e ancor di più che Nazioni così importanti abbiano scelto il Centro cardiologico pediatrico del Mediterraneo come struttura di confronto e crescita per il loro personale sanitario. È un risultato strepitoso frutto di una scelta ben precisa intrapresa dal Centro quella di aiutare chi è in difficoltà con missioni umanitarie internazionali dedicate a promuovere la formazione del personale locale mediante stage formativi. Un ringraziamento particolare va agli ambasciatori delle diverse nazioni coinvolte che hanno concesso tale opportunità”.