Taormina. Il sindaco Mario Bolognari ha inviato una lettera all’Associazione Albergatori di Taormina; all’Associazione degli Imprenditori di Taormina; all’Associazione Commercianti di Taormina; ai gestori di bar, ristoranti, negozi e attività ricettive. Oggetto: organizzazione delle attività di carico e scarico nel centro storico di Taormina.
“Ieri, 6 agosto 2019, nella Casa municipale si è svolto un incontro organizzato dall’assessore alle Attività produttive Andrea Carpita e dedicato alle modalità di consegna delle merci alle aziende commerciali del centro storico. Erano presenti per l’Amministrazione anche il sindaco Bolognari e l’assessore Scibilia. Hanno partecipato le aziende consegnatarie più importanti che operano a Taormina, dalla Smalex srl alla Russo Andrea, dalla Agri Sicula soc. coop. alla Piano B, dalla Raneri srl alla Naxos Bevande srl”.
“Il confronto è stato serrato a causa della invasività del servizio gestito da questi operatori e degli orari di consegna delle merci che, secondo l’Amministrazione, risultano incompatibili con una località turistica. Pur riconoscendo che il problema esiste, i rappresentanti delle diverse aziende hanno segnalato esigenze diverse, a seconda del tipo di merce da consegnare e del tipo di esercizio destinatario della merce (negozio, bar, albergo o ristorante)”.
Al termine del confronto si è raggiunta un’intesa su alcuni punti di fondo:
1) I mezzi adoperati per le consegne nel centro storico non possono superare i 35 quintali di peso a pieno carico. Questo, per evitare ulteriori danni alla pavimentazione delle strade, in particolare del Corso Umberto. Inoltre, i mezzi devono essere tenuti sempre in efficienza e puliti. Alcuni consegnatari hanno aderito da subito alla intesa, altri si attrezzeranno già dal prossimo autunno, rinnovando il loro parco automezzi”.
2) Viene concessa la possibilità di consegnare la merce con l’uso di carrelli e bancali, a condizione che siano resi silenziosi e che il transito avvenga in modo ordinato e rispettoso dei turisti presenti lungo le vie principali. In particolare, i bancali, le cui ruote sono particolarmente rumorose, vanno modificati e resi attrezzi silenziosi il più possibile”.
3) I rappresentanti delle aziende consegnatarie si sono impegnati a dare precise direttive ai loro dipendenti sulla necessità di mantenere comportamenti corretti ed educati durante lo svolgimento del lavoro, al fine di un maggiore rispetto per turisti e residenti”.
4) Alcune ditte si sono impegnate ad adoperare mezzi elettrici, a condizione che il Comune metta a disposizione delle aree di trasbordo e smistamento delle merci. Questa soluzione non è praticabile per tutte le aziende e dipende dal tipo di merce lavorata.
5) La Ordinanza dirigenziale n. 16 del 15 febbraio 2019, nulla innovando in materia di orari rispetto alle precedenti vecchie ordinanze succedutesi negli anni, stabilisce che la consegna delle merci, per tutti, avvenga dalle ore 5 alle ore 9. Questo ordine viene regolarmente disatteso a causa della indisponibilità da parte di alcuni esercenti. Purtroppo, è sufficiente che uno o pochi imprenditori non aprano il loro esercizio e l’intero sistema delle consegne si inceppa, provocando i ritardi e il non rispetto degli orari. Soprattutto in questo periodo di particolare affollamento si invitano tutti gli imprenditori, di qualsiasi tipologia, ad anticipare l’apertura dei loro esercizi o comunque di trovare una soluzione per evitare rimangano ancora consegne da effettuare dopo le ore 9. In caso contrario, il Comando di Polizia municipale disporrà la chiusura della sbarra di via Damiano Rosso inderogabilmente alle ore 9 con la conseguenza che alcune consegne non saranno effettuate.
“Come sindaco della città di Taormina – conclude Bolognari – chiedo alle associazioni degli imprenditori la massima collaborazione e la massima coerenza nel segnalare ai propri associati la necessità di trovare soluzioni compatibili con il decoro della città e con il rispetto per i turisti. Se gli imprenditori si autoregolamenteranno, saremo tutti contenti. Altrimenti, saremo costretti a misure drastiche, così come da parte delle Associazioni è stato più volte richiesto”.