Taormina. Da Alessandro Cardente, riceviamo e pubblichiamo: “Ho letto e ascoltato tanto sui malumori (giustificati) dei cittadini di Taormina che a vario titolo si sono espressi elencando spesso verità incontestabili a causa dell’ evento G7. Concordo perfettamente anche con chi, allo stato dei fatti, ritiene di vedere il bicchiere mezzo pieno e che questa esperienza ne va dell’immagine siciliana. Ma io aggiungerei che non si tratta solo di orgoglio siciliano, ma anche di quello nazionale. E per questo diventa una responsabilità ancora più impegnativa essendone i protagonisti e non i figuranti. E questa è già un’opportunità se pur con i suoi rischi! Quello che vorrei aggiungere è che la comprensibile amarezza che si riscontra diffusa, da chi ritiene che ci sia stata una cattiva gestione organizzativa da parte dell’Amministrazione, deficitaria non solo nell’informazione diretta e nell’assenza di una vera partecipazione tra sindaco e cittadini (Amministrazione, commercianti e albergatori) che avrebbe potuto esprimere anche virtuose proposte ulteriori ottenendo più risultati, non deve però far pensare che l’evento internazionale del G7 porti tutto in perdita”.
“A parte le opere pubbliche, che a prescindere dal G7 sarebbero dovute essere già realizzate e rese operative in quanto sono, in maggioranza, opere di ordinaria manutenzione e amministrazione almeno per un luogo come Taormina, Capri, Portofino. Ciò detto però, l’incontro dei 7 Grandi della Terra, porterà alle strutture taorminesi, qualsiasi esse siano, commerciali, alberghiere o istituzionali e all’intera città, ad essere divulgate da tutte le televisioni del mondo e nell’infinita galassia del web. Pensiamo quindi, che questo disagio, se pur impegnativo, sia il costo di un enorme operazione pubblicitaria planetaria e che potrebbe portare un ritorno d’immagine nuovo molto proficuo per l’intero territorio”.
“Certo è che, dal dopo G7 chi governerà Taormina come pure tutte le parti protagoniste per un suo rilancio, non dovranno passivamente restare sedute nel proprio orticello attendendo i turisti come i casellanti in autostrada in attesa del pagamento del pedaggio. Ma se lo spirito di tutti, e se ben indirizzato da qualcuno capace e volenteroso di convogliare tutti in un progetto di rilancio (anche invernale) di questo gioiello che è Taormina, allora si avverrà quello che, già avvenne nel passato per questa lussuosa e lussureggiante cittadina, ma che continua a essere possibile in molti altri luoghi simili nel mondo. Forza e coraggio e buona fortuna per tutti noi”.