Taormina. Cala il sipario sulla conferenza nazionale di Anci Giovane, che ha avuto luogo nei giorni scorsi a Taormina.
‘’Il fatto che più della meta’ dei giovani amministratori si immagini tra dieci anni ancora attivo nella politica locale dimostra che essi hanno un forte attaccamento alla propria comunità”: così il coordinatore nazionale di Anci Giovane, Giacomo D’Arrigo, ha commentato il televoto che Cittalia-Anci ricerche ha organizzato nella giornata conclusiva della seconda assemblea programmatica nazionale di Anci Giovane. Rispondendo ad una domanda, che chiedeva loro se pensavano di impegnarsi ancora in politica tra 10 anni, il 52% degli amministratori under 35 presenti ha risposto che si immaginava ancora attivo a livello locale, il 30% soltanto a livello nazionale, mentre il 15,9% ha risposto che non pensava di occuparsi più di politica. “Questo risultato è il segnale che i giovani amministratori non guardano all’impegno politico come una scorciatoia per realizzare facili carriere, ma come un compito serio da svolgere a vantaggio del territorio”’, ha osservato D’Arrigo. “’Non è un caso – conclude D’Arrigo – che tra i 23.000 giovani amministratori locali, più dell’80% svolga la propria attività nei Comuni, la comunità da sempre più vicina e pronta a rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini’’. A D’Arrigo ha fatto eco Sergio Chiamparino. “Bisogna recuperare una politica che guardi con maggior distacco al potere e che lo sappia criticare. Il compito di farlo spetta ai giovani, solo se riuscirete a cambiare la politica di oggi sarete in grado di affermare al meglio le vostre idee”: è stato questo l’auspicio formulato dal presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani, Sergio Chiamparino, che a Taormina è intervenuto a conclusione dei lavori della seconda Assemblea nazionale di Anci Giovane. Per il presidente dell’Anci, il confronto sulle idee è l’unico modo per evitare che la questione del cambiamento anagrafico finisca per diventare pura retorica, restando confinata sul terreno del giovanilismo. “Diffido dei vecchi che promuovono i giovani, magari danno strada solo a quelli che vanno bene a loro, oppure per occupare uno spazio politico rimasto vuoto”, ha osservato. “Il vero rinnovamento avviene solo sulla base della discussione e se necessario con il conflitto, di questo i giovani non devono avere timore”, ha aggiunto. Ma su un punto Chiamparino è stato chiaro: il contributo che i giovani amministratori devono portare al dibattito politico non deve limitarsi solo ai temi per giovani. “Vorrei evitare che gli under 35 siano solo quelli che si occupano della banda larga perché sono più capaci con le nuove tecnologie”, ha sottolineato. “Un giovane che fa l’amministratore nei Comuni è una persona che probabilmente ha più freschezza di me sui grandi temi per il futuro del Paese, dalla riforma fiscale al federalismo, al nuovo assetto delle autonomie”. Il presidente dell’Anci ha poi garantito il massimo appoggio alla proposta avanzata dal presidente di Confindustria Sicilia. Ivan Lo Bello aveva proposto un codice etico, un patto tra imprenditori ed amministratori per affermare il mercato, il rispetto delle regole, la legalità e la solidarietà. “Farò di tutto perché gli organi dell’associazione portino avanti questa proposta”, ha confermato. Chiamparino, che ha anche osservato come la crisi economica abbia messo in luce il fallimento del modello economico basato sulla ricchezza finanziaria. “Viviamo in una società che guarda soltanto alla produzione ed alla ricchezza, un Paese per vecchi. Bisogna, invece, battersi per una riforma fiscale che abbia al centro il reddito e per il federalismo che significa responsabilità. Lo sappiamo bene noi amministratori dei Comuni: se c’è una cosa che non possiamo dire ai nostri concittadini di fronte ad un qualsiasi problema, è proprio rispondere la questione non è di mia competenza”, ha ricordato il presidente rivolgendosi alla platea. Per questo motivo la riforma fiscale e il federalismo sono sfide giovani e per i giovani: “è su questi temi che si combatte la battaglia delle idee”, ha concluso il presidente Anci.