Taormina. Secondo il portale web Travelnostop.com, il mese di febbraio è stato favorevole per il turismo a Taormina. Il sito internet in questione spiega che “secondo i dati del Servizio turistico regionale di Taormina, nel periodo di tempo di riferimento, le presenze sono cresciute dello 0,54%, in particolare gli italiani del 10,13%, mentre il numero degli stranieri è calato del 2,31%”. “Non sono le presenze di febbraio a far dire che il periodo nero del turismo mondiale sia finito – ha spiegato Antonio Belcuore, direttore del Servizio Turistico – ma certamente rappresentano un buon segnale per l’anno 2010. La crescita a due cifre del mercato italiano riconferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto già più volte rimarcato nello scorso anno, di una ripresa dell’appeal della destinazione verso il mercato interno”. “Il dato più rilevante – secondo il portale web – è che anche nel mese di febbraio si riconferma il trend, già evidenziato alla fine del 2009 e all’inizio del 2010, della costante ripresa del mercato tedesco e di quello spagnolo, mentre continuano a perdere quote il turismo anglosassone, il turismo statunitense e il turismo giapponese”.
Confrontando le rassicuranti statistiche che periodicamente ci vengono ammannite coi dati di fatto, mi pare che esista una certa discrepanza tra i calcoli percentuali e la realtà di chi vive e lavora a Taormina.
L’inverno ormai agli sgoccioli è stato forse il peggiore degli ultimi anni,Taormina un paese fantasma dove i pochi esercenti non emigrati in Tailandia hanno condiviso lo scoramento e la difficoltà di rispettare i propri impegni economici,le notizie sconfortanti dalle agenzie più quotate (pare che i giri di Sicilia del’ADAC, tra le più presenti sul nostro territorio,non partiranno prima di maggio inoltrato)delineano un quadro estremamente preoccupante che imporrebbe misure energiche ed efficaci.
Anzitutto,uscire dalla convinzione che Taormina possa continuare a pascersi dei fulgori ormai passati e programmare per tempo eventi e manifestazioni di richiamo, così da consentire alle agenzie di proporre qualcosa ai potenziali visitatori;ma anche rivedere le tariffe -completamente fuori mercato- degli alberghi, regolamentare il mare magnum dei Bed&Breakfast,impostare un adeguato portale web della Città di Taormina, coordinare gli uffici turistici così da fornire un reale servizio a chi vi si rivolge, insomma, uscire dalla dimensione di imprenditorialità a buon mercato che è ormai preminente e offrire finalmente servizi adeguati ai prezzi che imponiamo alle nostre mediocrità. Il resto è fuffa.
numeri senza anima…….
quali sono i dati di partenza ? percentuali senza anima … come dire che 2 afghani in arrivo fanno un aumento del 200% e un decremento del 0,5% potrebbe essere una catastrofe….
l’ho sempre sostenuto : le percentuali fini a se stessa sono chiacchiere… da dare in pasto ad una platea disattenta…. a Taormina nn lo siamo, le carte le leggiamo e se nn ci fossero “le carte” le vorremmo vedere per …poi commentare.
credo che ci sia una ferrea logica econmica dietro tutto questo, indubbiamente Tormina merita tutto il turismo del mondo, ma gli americani hanno il dollaro sfavorevole e la crisi, lo stesso vale per inglesi e jap, gli italiani dal canto loro per la stessa ragione smettono di andare all’estero e finalmente si degnano di apprezzare ciò che di più bello hanno in casa