Taormina. Controlli a 360 gradi da parte della Polizia Locale di Taormina. Lo scorso 5 gennaio, dietro reclamo da parte di un cittadino, gli agenti intervenivano nella frazione di Trappitello a causa di un ambulante (venditore di crispelle) posizionato proprio in corrispondenza della fermata dell’autobus che, secondo quanto riferito dagli agenti, creava grave intralcio al servizio pubblico (leggi qui).
Sul posto gli agenti coordinati dal vice comandante Daniele Lo Presti accertavano che un cittadino della provincia di Catania esercitava l’attività di ambulante del settore alimentare dietro licenza intestata alla di lui moglie. In tale circostanza gli operatori di Polizia Locale contestavano alla persona la violazione dell’art. 20 del Codice della strada per occupazione abusiva di suolo pubblico oltre ad accertare che l’ambulante si serviva di un mezzo per il quale l’assicurazione obbligatoria non era resa operante. Per tale motivo veniva sequestrato il veicolo per il successivo provvedimento di confisca nel caso di mancato pagamento della violazione.
La circostanza che il soggetto operasse dietro licenza intestata ad altro soggetto ha fatto scattare ulteriori controlli da parte degli uomini della Polizia municipale di Taormina, i quali nei giorni scorsi ricevevano formale comunicazione da parte del competente ufficio provinciale dell’Inps in merito alla percezione da ben 18 mesi del reddito di cittadinanza da parte dell’ambulante, il quale aveva altresì presentato ulteriore richiesta di sussidio anche per l’anno 2021 in violazione dell’art. 7 comma 1 del DL n. 4/2019 che prevede la pena della reclusione da 2 a 6 anni oltre che per violazione dell’art. 640 bis Codice penale per indebita percezione di erogazioni pubbliche. La norma chiarisce infatti che il percettore del reddito di cittadinanza non può svolgere alcuna attività lavorativa neppure irregolare o “in nero”.