Taormina. I militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Taormina, a conclusione di una meticolosa attività d’indagine, sono riusciti a risalire alla provenienza dei “botti” illegalmente detenuti da due soggetti, un disoccupato di Taormina ed un ambulante di Giardini Naxos, che erano stati sequestrati lo scorso 19 dicembre 2011. Come si ricorderà, nella circostanza, i militari dell’Arma di Taormina, nell’ambito di specifici servizi finalizzati al contrasto della detenzione e del trasporto illegale di giochi pirotecnici ed al temine di una serie di perquisizioni domiciliari e veicolari, avevano proceduto al sequestro di oltre 250 kg di “botti”, tra cui 82 bombe-carta confezionate artigianalmente ed occultate all’interno di un furgoncino posizionato nei pressi di un centro commerciale di Giardini Naxos particolarmente affollato in questo periodo dell’anno. Dagli accertamenti esperiti è emerso che la quasi totalità degli artifizi pirotecnici risultano di provenienza furtiva ed in particolare gli stessi sarebbero stati asportati lo scorso mese di febbraio 2011, all’interno di un deposito di pertinenza della fabbrica di fuochi d’artificio di Sanata Venerina. In proposito, nel mese di gennaio 2011, nel citato Comune etneo, durante la fase di lavorazione, si verificò una violenta esplosione che provocò la morte di due operai e il grave ferimento del figlio del titolare della fabbrica di arti. Nella circostanza, su disposizione dell’A.G. di Catania, l’intera area e un considerevole quantitativo di fuochi d’artificio non deflagrati nell’esplosione, erano stati sottoposti a sequestro.