Taormina. Lunedì 10 giugno sarà Accursio Craparo, chef saccense trapiantato a Modica, il protagonista del primo incontro “Dining with the star”, il percorso nella cucina contemporanea siciliana che il Grand Hotel Timeo del direttore Luca Finardi organizza sulla propria terrazza letteraria con ai fornelli nomi di spicco del panorama culinario stellato siciliano ponendo come fulcro del confronto l’aspetto gastronomico isolano. Accursio Craparo nasce a Sciacca nella costa della Sicilia che guarda l’Africa da lontano, ma non troppo, nel 1976. Frequenta il locale Istituto Alberghiero dove consegue il diploma di cuoco. Valigie e volontà di apprendere il mestiere di cuoco, lo accompagnano sulle nevi delle Dolomiti, a Francoforte in Germania e alla “Osteria Enoteca” (1 stella della guida Rossa), cucina d’influenza Piemontese. Tornato in Italia, trascorre 15 mesi a Milano al “Joia” col maestro Pietro Leemann per approfondire la sensibilità sulla naturalezza degli ingredienti, leggerezza di una cucina rispettosa della moderna cultura alimentare. La passione per la cucina delicata, curiosa di sviscerare in ogni ingrediente l’olfatto della Natura, per trasporlo con penetrante delicatezza nelle pietanze, fanno sì che Accursio apprende dal maestro Massimiliano Alajmo, del ristorante “Le Calandre”, 15 mesi di intenso, continuo e profondo dialogo e collaborazione con Massimiliano. La Terra Natia chiama e la voglia di mettersi a confronto con la forza della Terra di Sicilia maturano in me. Il ritorno in Sicilia è seguito dall’incontro con Corrado Assenza del “Caffé Sicilia” di Noto, grande maestro di cucina, si consolida una rapporto di amicizia e di collaborazione di lavoro. Nei piatti di Craparo la sintesi tutta personale di capacità e sensibilità e voglia di confrontarsi quotidianamente con la Sicilia. «Leggeri soffi di fresca brezza marina, il soffio di un vento serale tra le terre arse di stoppie e di Macchia Mediterranea, la potenza del mare e delle sue creature, arrivano a tavola, nei piatti che io propongo» è la filosofia tra i fornelli dello stesso Craparo. (Redazionale).