Da Giuseppe Sterrantino, direttore generale del Trappitello calcio, riceviamo e pubblichiamo:
“Non volendo mancare di rispetto a nessuno e non volendo giustificare in nessun modo quanto accaduto sia da parte dei tesserati/tifosi del Real Taormina e sia da parte dell’arbitro, vorrei spiegare, essendo un soggetto terzo e visto che mi trovavo allo stadio in attesa di disputare una partita amichevole organizzata dal consigliere Cilona, cosa è realmente successo alla fine della gara di Terza categoria Real Taormina-Motta (1-2), disputata il 6 gennaio 2010. La rissa ha avuto inizio quando l’arbitro, colpito con due pallonate consecutive (lanciate con le mani, atto deplorevole) da un giocatore, ha reagito a tale gesto (per mancanza di esperienza e per poca lucidità) cercando, in modo deplorevole, di colpire, a sua volta, con calci e pugni (un calcio è andato a segno) il giocatore del Real Taormina. Non mi permetto di giudicare il fatto, ma mi sembrava doveroso dare la possibilità a tutti di conoscere quanto realmente accaduto. In considerazione delle esternazioni, rilasciate ad esempio dalla signora Isabella (per chi non avesse letto il suo commento su Vai Taormina, sostiene che a sbagliare sia stato solo l’arbitro) o dal presidente del Real Taormina, Gianluca Gullotta (che sempre su Vai Taormina ha sostenuto che il direttore di gara ha causato la rissa reagendo alle proteste dei tifosi/spettatori) da semplice spettatore, con assoluta libertà di opinione (per questo ringrazio il direttore Saro Laganà), ritengo che il fatto di lanciare la palla verso l’arbitro, per ben due volte, colpendolo e scatenandone la reazione, non possa chiamarsi semplice protesta e che forse lo stesso presidente dovrebbe recitare il mea culpa per quanto accaduto a fine gara. Scusate ancora per l’intromissione. Sono pronto a qualunque chiarimento con i diretti interessati per spiegare meglio la mia opinione e per comprendere quelle altrui”.
Ciao Dario,
forse non mi sono espresso correttamente, ma con il mio intervento volevo solo dare evidenza dei fatti, visto quanto detto e scritto, senza giudicare l’accaduto per evitare polemiche inutili, che comunque ci sono state, visto il ruolo che svolgo in un altra squadra di calcio taorminese.
Personalemte ritengo che quello che è successo sia deplorevole da entrambe le parti e con le mie parole non volevo giustificare, in nessun modo quanto fatto dagli interessati.
Sono pienamente in accordo con il tuo pensiero.
Peppe Sterrantino, ASD Trappitello
Non condivido quello che hai detto giuseppe… Anche se l’arbitro ha riposto con provocazioni si devono evitare risse del genere si evitavano 2 anni di allontanamento e tutte le altr cose. Poi c’è abbiamo fatto una brutta figura noi dobbiamo rispecchiare la nostra discplina non questi eventi da ultrà.
Vorrei soltanto aggiungere che nessun giocatore o tifoso presente presso l’entrata degli spogliatoi avesse intenzione di aggredire l’arbitro (il direttore di gara è stato apostrofato da alcuni con degli insulti) e come ben riportato dal Direttore del giornale la rissa è iniziata a seguito della reazione dell’arbitro. Quindi sottolineo che non c’era alcuna premeditazione da parte di giocatori e tifosi del Real Taormina.
Peppe Sterrantino, ASD Trappitello