Lo stadio “Valerio Bacigalupo” di Taormina, realizzato verosimilmente tra il 1955 e il 1960, è intitolato alla memoria del portiere del Grande Torino scomparso nella tragedia di Superga (avvenuta il 4 maggio 1949). L’ingresso per i giocatori è in via Guglielmo Marconi, mentre l’ingresso per gli spettatori è in viale Italia.
La struttura sportiva, che ha un manto in erba sintetica, si trova a 300 metri dalla via principale della città, il Corso Umberto. Dalla tribuna coperta (circa 1.000 posti a sedere) c’è una meravigliosa vista mare. Sopra lo stadio, passa la funivia che collega Taormina centro con la frazione marina di Mazzarò e che ogni anno trasporta circa un milione di passeggeri. L’impianto sportivo di viale Italia rientra, secondo “Fox Sports”, nella top 15 dei campi da calcio più strani del mondo, “grazie” proprio alla funivia che passa a pochi metri dal campo di gioco.
Lo stadio di Taormina fu progettato da Pier Luigi Nervi, uno dei più grandi architetti italiani. Nervi collaborò alla progettazione del grattacielo Pirelli a Milano, realizzò alcuni tra i più prestigiosi impianti sportivi italiani come lo stadio “Artemio Franchi” di Firenze, il “Flaminio” di Roma e il “Palalottomatica”, palazzetto dello sport dell’Eur (Roma). Nervi immaginò il piccolo stadio della capitale siciliana del turismo con tutta la sua creatività e decise di farlo costruire con l’insolita presenza di grandi pilastri in cemento che sovrastano la tribuna coperta, cosa assai rara nei campi di provincia.
Il “Bacigalupo”, la cui capienza massima immaginata per 3mila posti si è sensibilmente poi ridotta, è attorniato da un quartiere con le case che si affacciano sul terreno di gioco.
Molti calciatori taorminesi hanno militato in club professionistici. In Serie A hanno giocato: Saro Fichera (Catania), Maurizio Nassi (Reggina), i fratelli Vinicio e Josè Espinal (Atalanta) e Antonino Ragusa (Sassuolo).