La nuova e violenta ondata di maltempo con trombe d’aria che si è abbattuta tra l’8 e il 17 novembre sulla Sicilia ha determinato ulteriori notevoli danni al patrimonio pubblico e privato di tutte le province, con interruzione di viabilità e pubblici servizi, allagamenti, cedimenti di opere di protezione di moli e porti, isolamento di frazioni, evacuazione di numerose famiglie. Una situazione grave per la quale il governo Musumeci, oggi pomeriggio, ha esteso a numerosi Comuni siciliani lo stato di crisi ed emergenza regionale e la richiesta dello stato di calamità nazionale già deliberati il 27 ottobre.
In base alla relazione della Protezione civile regionale, guidata da Salvo Cocina, sono interessati alla dichiarazione dello stato di emergenza per i danni causati dagli eventi meteorologici fra l’8 e il 17 novembre, numerosi Comuni della Sicilia, tra cui i seguenti della provincia di Messina: Alì, Alì Terme, Antillo, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Fiumedinisi, Furci Siculo, Gaggi, Giardini Naxos, Graniti, Itala, Letoianni, Limina, Malvagna, Monforte San Giorgio, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Novara di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Savoca, Scaletta Zanclea, Taormina, Tripi.
La stima dei danni è ancora in corso, ma relativamente a tutti gli eventi dei mesi di ottobre e novembre l’importo complessivo necessario per gli interventi urgenti è stato quantificato in 20 milioni di euro, quello per gli interventi strutturali di riduzione del rischio in 250 milioni.