Taormina. “Il Festival del Cinema di Taormina ha ricevuto dei contributi illegittimi dalla Regione? È il dubbio che viene insinuato da un’interrogazione del Pd al governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani, e all’assessore allo Spettacolo Elvira Amata. Tanto più che la prima firma in calce all’atto parlamentare è pesante: Antonello Cracolici, presidente dell’Antimafia Ars; seguono tutti gli altri deputati del gruppo”: è quanto si legge in un articolo di quasi una pagina sul quotidiano La Sicilia di oggi, a firma Mario Barresi.
“Gli strali dem – si legge ancora nell’articolo di Mario Barresi – si concentrano sulle risorse assegnate alla Fondazione Taormina Arte, in tutto 188.180 euro, per l’edizione 2023 del Tao Film Fest, dal 24 giugno al 1° luglio scorsi. I fondi, autorizzati dalla legge regionale 9/2021, Iniziative a sostegno della Fondazione Taormina Arte Sicilia (che prevede un capitolo in pari quota suddiviso con il Taobuk Festival) sono stati confermati nella finanziaria regionale dello scorso marzo: in tutto, appunto, 376.360 euro per entrambi gli eventi. Ma la tesi di Cracolici e compagni è che il contributo, quest’anno, non poteva essere assegnato alla kermesse sul cinema. Il Pd, infatti, cita il quadro normativo e regolamentare nazionale del settore cinematografico, dal quale si trae una precisa definizione di festival. Ovvero: Manifestazione culturale nel campo cinematografico o audiovisivo rivolta al pubblico, con ingresso a titolo oneroso o gratuito, e caratterizzata da finalità di ricerca, originalità, promozione delle opere cinematografiche e audiovisive e dei talenti, nazionali ed internazionali, realizzata con cadenza periodica, limitata nel tempo, e che preveda lo svolgimento di un concorso, la conseguente attribuzione di almeno un premio da parte di apposite giurie e la realizzazione di almeno un catalogo in formato cartaceo o digitale, contenente illustrazione e descrizione delle opere e dei talenti oggetto della manifestazione”.
“Ed è qui che, secondo i deputati regionali dem, c’è l’inghippo. Il Tao Film Fest 2023 non rientrerebbe in questa definizione – si legge ancora su La Sicilia – poiché contrariamente alle precedenti 68 edizioni, non è stata nominata una giuria e non è stato svolto un concorso finalizzato all’attribuzione di almeno un premio e, di conseguenza, la manifestazione svoltasi non risponde ai requisiti giuridici dei festival cinematografici secondo le fonti normative”.
“I fondi attribuiti alla Fondazione – replica Ester Bonafede, sovrintendente della Fondazione Taormina Arte, a La Sicilia – non sono destinati all’organizzazione del Festival, che la Regione assegna ai privati con bando pubblico, bensì come contributo per servizi di supporto, come l’ospitalità e la comunicazione”.
L’articolo completo sul quotidiano La Sicilia di oggi.