ROBUR-RUSSO 2-1
ROBUR: Saglimbeni, Intilisano, Di Natale, Donato, Riccobene, Agnone, Ucchino, Smiroldo, Gagliano (51’ Suman) Calì (92’ Altadonna), Moschella. All. Ruggeri.
RUSSO: Miazzo, Strano, Rigaglia, Messina, D’Urso (71’ Re), Pennisi, Rapisarda M. , Barbarino, Rapisarda E., Sapienza, Sciuto. All. Scandurra.
ARBITRO: Bonanno di Acireale.
RETI: 16’ Calì, 64’ Donato (rig.) 85’ Sciuto.
Letojanni. Uno straordinario Marco Calì trascina la Robur alla vittoria, permettendole di consolidare un prestigioso secondo posto in classifica (campionato di Seconda categoria, girone E) alle spalle del Ciclope Bronte. Si deve, in gran parte, al contributo, dato dalla punta roburina, il successo, colto, in casa per 2-1, dall’undici del presidente Carmelo Laganà, sul Sebastiano Russo, che, però, a tempo quasi scaduto, ha sfiorato il pareggio con Sapienza, facendosi parare dall’attento Saglimbeni un provvidenziale calcio di rigore. Non fa, però, una grinza il risultato favorevole, conseguito dall’undici del tecnico Giovanni Ruggeri, meritato in pieno, grazie alla superiorità dimostrata in tutto l’arco dell’incontro e suffragata anche da un maggiore numero di azioni da rete, seppur senza esito, create dai locali. Né l’assenza di parecchi titolari (Raneri, Lo Turco, Briguglio, Paratore) ha condizionato l’andamento della gara, che Riccobene e compagni hanno saputo controllare a dovere. Sbloccato, infatti, quasi subito il risultato con una splendida segnatura della punta centrale Calì (il quale al 16’, dopo essersi sbarazzato di un avversario con estrema naturalezza, da buon volpone, aggirava il portiere in uscita e deponeva la palla in rete) i padroni di casa non si chiudevano affatto, andando alla ricerca del raddoppio. Che giungeva regolarmente al 64’, grazie ad un calcio dal dischetto, guadagnato dal solito Calì, falciato in area da un avversario. Era, però, il centrocampista Donato ad incaricarsi del tiro dagli undici metri, una trasformazione perfetta, che risultava fatale al guardiano dei pali ospite, tuffatosi dalla parte opposta del pallone, che rotolava impietosamente alla sue spalle. Non si fa a questo punto attendere la reazione degli etnei di Scandurra, che provano ad accorciare le distanze prima al 66’ con Pennisi di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la sfera sorvola la traversa e poi al 70’ con Sapienza, che impegna il portiere locale con una staffilata da lontano su calcio piazzato, ma questi para in due tempi. Mentre in un’azione di contropiede al 72’, dopo un bel fraseggio Calì-Suman (entrato, quest’ultimo, nel frattempo, al posto di Gagliano) l’esterno destro fallisce di poco la tripletta. E’, invece, la compagine ripostese che all’85’ accorcia le distanze con Sciuto, abile a deviare in rete un tiro dalla bandierina, che il portiere aveva solo sfiorato. E potevano Strano e compagni riequilibrare le sorti della partita, se Sapienza, a tempo ormai scaduto, non avesse fallito un penalty, con un tiro smorto e centrale, che Saglimbeni, ben appostato, riusciva a respingere e poi a bloccare.
Antonio Lo Turco
da segnalare l’inferiorità numerica dei ripostesi in occasione del rigore per i locali. per cui all’ 89° potevano pareggiare in inferiorità numerica. non è poco. onore ai vincitori, ma anche ai vinti.