Taormina. In occasione della “Giornata Mondiale della Tiroide”, celebrata lo scorso sabato, il Taormina Medical Center ha ospitato un evento di screening ecografico gratuito alla tiroide. L’iniziativa ha visto una partecipazione significativa e ha messo in luce l’importanza della prevenzione nella diagnosi precoce delle patologie tiroidee.
Al termine dell’evento, abbiamo intervistato il dottor Giuseppe Turiano, che insieme alla dottoressa Serenella Ristagno, formano la squadra di specialisti endocrinologi del Taormina Medical Center.
Dottor Turiano, può raccontarci come si è svolta la giornata di screening e quali sono stati i risultati principali?
«Abbiamo visitato e sottoposto a ecografia tiroidea 36 persone, di cui 32 donne e 4 uomini. Questo dato riflette una maggiore incidenza delle patologie tiroidee nelle donne e una loro maggiore sensibilità verso questi incontri di screening».
Quali sono state le fasce di età delle persone che hanno partecipato allo screening?
«L’età dei soggetti variava dai 23 ai 69 anni. È interessante notare che 10 di queste persone si sottoponevano per la prima volta a un’ecografia tiroidea. Tra queste, 9 avevano una tiroide normale, mentre un giovane uomo di 27 anni presentava un micro nodulo. Questo è particolarmente rilevante poiché la madre del giovane è stata operata per un carcinoma papillifero, rendendo fondamentale il monitoraggio del nodulo nel tempo».
Quali altre patologie sono emerse durante lo screening?
«Abbiamo riscontrato che 9 soggetti avevano una tiroide normale, 8 presentavano la tiroidite di Hashimoto, 12 avevano noduli tiroidei, 4 micronoduli e 3 erano stati già parzialmente operati alla tiroide. La presenza di noduli è stata la condizione più frequente, una realtà che riflette l’alta incidenza di noduli, sia piccoli che grandi, nelle donne. È importante sottolineare che, sebbene oltre il 50% delle persone presenti noduli tiroidei, solo una minoranza, meno del 5%, sviluppa tumori maligni. Tuttavia, è fondamentale identificarli e sottoporsi a regolari visite di controllo».
Come viene gestito il monitoraggio dei noduli tiroidei?
«I noduli vengono monitorati con visite periodiche per valutarne le dimensioni. Solo i noduli che superano un centimetro o un centimetro e mezzo, con caratteristiche ecografiche particolari, richiedono un ago aspirato tiroideo. Questo esame è sicuro e rappresenta il metodo principale per distinguere tra noduli benigni e sospetti di tumore».
Che consigli avete dato alle persone che si sono presentate per la prima volta a un’ecografia tiroidea e che non hanno manifestato particolari patologie?
«Abbiamo consigliato l’uso del sale iodato, soprattutto nei giovani e nei bambini, come misura preventiva per la formazione dei noduli. L’assunzione di iodio è fondamentale per la salute tiroidea e può prevenire l’insorgenza di noduli».
Una patologia molto frequente è la tiroidite di Hashimoto. Cosa ci può dire in merito?
«La tiroidite di Hashimoto è una malattia autoimmune e la più comune tra le malattie autoimmuni. È una condizione benigna, trattabile con la terapia a base di tiroxina. È importante riconoscerla perché può essere associata ad altre condizioni autoimmuni; pertanto, i pazienti con tiroidite di Hashimoto devono essere monitorati attentamente».
Come valuta l’importanza di queste giornate di prevenzione?
«Siamo estremamente soddisfatti di queste giornate di prevenzione, poiché ci permettono di scoprire patologie iniziali e facilmente trattabili. Anche le strutture private come il Taormina Medical Center giocano un ruolo cruciale nella prevenzione delle malattie, soprattutto perché le strutture pubbliche, oberate da impegni terapeutici, spesso non hanno il tempo per dedicarsi alla prevenzione».
L’evento di sabato scorso ha confermato l’impegno del Taormina Medical Center nel tutelare, migliorare e promuovere la salute dei cittadini, in sinergia con le politiche regionali e nazionali, e in collaborazione con gli stakeholder sanitari del territorio. Queste iniziative di sensibilizzazione e prevenzione rappresentano un valore aggiunto per la comunità, contribuendo a migliorare la qualità delle risposte ai bisogni di salute della popolazione.