Giarre. Presentato nel Salone degli Specchi del Comune di Giarre il libro di Gianvito De Salvo, dal titolo: “San Vito martire – Un viaggio tra storia, leggenda e tradizione”. Il volume è stato pubblicato dalla casa editrice Carhago Edizioni. Alla presentazione erano presenti: il sindaco Leo Cantarella, la storiografa Maria Grazia Sapienza Pesce, Carlo Turchetti delegato Unesco Taormina, Valle dell’Alcantara e Val d’Agrò, Vera Pulvirenti presidente Unesco Giarre Riposto e per la Carthago Edidtrice Margherita Guglielmino responsabile editoriale. Si sono alternati momenti polifonici e momenti lirici. Il bravissimo Coro diretto dalla maestra Anna Simone si è esibito più volte con maestria e bravura danno un tocco di signorilità a tutta la manifestazione. Le poesie toccanti scritte dall’autore e inserite nel libro sono state recitate da elementi del coro che hanno fatto vibrare i cuori degli astanti. Margherita Guglielmino, moderando i lavori, ha più volte sottolineato che in questo lavoro, De Salvo esplora la figura di San Vito, un giovane martire cristiano il cui esempio di fede e coraggio continua a ispirare generazioni. Attraverso un’attenta ricerca storica e una profonda analisi delle tradizioni che circondano la vita di questo santo, l’autore ci invita a riscoprire i valori fondamentali che possono illuminare il nostro cammino spirituale. In questa intervista, avremo l’opportunità di approfondire le motivazioni che hanno spinto De Salvo a scrivere questo libro e le intuizioni che ha maturato lungo il suo percorso di ricerca.
“La figura di San Vito mi ha sempre affascinato – spiega De Salvo – per il suo coraggio e la sua dedizione alla fede, nonostante le avversità. San Vito Martire è il santo protettore di Macchia di Giarre, mio paese natio e da qui, come un suo fan, ho avuto quel desiderio di arricchire la mia sete di conoscenza su di lui. Crescendo, ho sentito raccontare molte storie su di lui, e la sua devozione mi ha sempre colpito profondamente. Tuttavia, sono stati diversi viaggi a Mazara del Vallo, dove ho visitato la chiesa dedicata a San Vito, che ha davvero acceso in me il desiderio di approfondire la sua storia. L’incontro con il custode della tradizione mazarese, il Canonico Don Vito Renda, ha impresso in me la cultura e il desiderio di conoscenza. Camminare tra quelle mura antiche, sentendo il peso della storia e della fede, mi ha spinto a voler sapere di più e a condividere la sua storia con un pubblico più ampio. Questo viaggio ed altri, San Vito al Sele, Chiaramonte Gulfi, San Vito Lo Capo, sono stati i veri e propri catalizzatori che hanno dato inizio al mio percorso di ricerca”.
“San Vito è una figura avvolta da un alone di mistero, la cui vita si intreccia tra realtà storica e tradizione agiografica. Nel raccontare la sua storia, mi sono basato su diverse fonti autorevoli, sia storiche che agiografiche. Ecco alcune delle principali fonti che ho utilizzato: Acta Sanctorum: Una raccolta di vite dei santi compilata dai Bollandisti, che include anche la vita di San Vito; Passio Sancti Viti: Un’antica opera agiografica che narra il martirio di San Vito; Leggendari Medievali: Raccolte di vite dei Santi che circolavano nel Medioevo, ricche di elementi miracolosi e leggendari; Fonti Liturgiche: Preghiere, inni e liturgie dedicate a San Vito che testimoniano la devozione popolare e la diffusione del suo culto. Queste fonti mi hanno permesso di tracciare un quadro ricco e sfaccettato della vita di San Vito, mescolando elementi storici e leggendari per creare un racconto avvincente e fedele alla tradizione”.
“L’amore per San Vito è davvero una parte fondamentale della mia vita, trasmessomi da mia madre sin da quando ero piccolo. La mia educazione e la vita familiare hanno avuto un ruolo centrale nel plasmare la mia devozione e il mio approccio alla scrittura. La mia famiglia ha sempre avuto una forte devozione per San Vito. Crescendo, mia madre mi raccontava storie su di lui, leggende, e mi insegnava le preghiere. Questo ha creato in me un legame profondo con il santo. Mia madre mi ha inculcato valori come la fede, la perseveranza e l’importanza di mantenere vive le tradizioni. Questi valori si riflettono nel mio lavoro e nelle mie scelte di vita. Partecipare alle gite, alla partecipazione attiva nella Associazione San Vito Italia e alle celebrazioni in onore di San Vito mi ha permesso di immergermi nella comunità di devoti, agli incontri con Don Piero Messana Aniceto Bello e il sindaco di San Vito Lo Capo, agli incontri con Don Daniele Peron a San Vito al Sele ad Eboli, con Gianvito Di Stefano a Chiaramonte Gulfi, a Giuseppe Scattareggia di Condrò, arricchendo ulteriormente la mia esperienza e comprensione del santo. Il mio legame personale con San Vito mi permette di scrivere con una maggiore empatia e passione. Cerco di trasmettere non solo i fatti, ma anche le emozioni e le esperienze vissute. Mi sono impegnato a studiare a fondo le fonti storiche e agiografiche per offrire un racconto il più accurato possibile. La devozione personale mi spinge a essere rigoroso e preciso. La mia formazione familiare mi ha insegnato l’arte di raccontare storie. Cerco di rendere i miei scritti avvincenti e accessibili, affinché possano toccare il cuore dei lettori come le storie su San Vito hanno toccato il mio”.
“San Vito è davvero un esempio di virtù e fede, e credo che le nuove generazioni possano trarre ispirazione da diversi aspetti della sua vita e dei suoi insegnamenti. Coraggio e Perseveranza: San Vito affrontò molte difficoltà e persecuzioni a causa della sua fede. Il suo coraggio e la sua perseveranza sono un esempio potente per i giovani, insegnando loro a rimanere saldi nelle proprie convinzioni e a non arrendersi di fronte alle avversità. Fede Profonda: Nonostante la giovane età, San Vito aveva una fede incrollabile. Questo può incoraggiare i giovani a coltivare la loro spiritualità e a cercare un significato profondo nella loro vita. Carità e Amore per il Prossimo: San Vito è noto anche per la sua compassione e il suo amore verso gli altri. In un mondo spesso caratterizzato da individualismo, questo insegnamento può ricordare ai giovani l’importanza di aiutare il prossimo e di costruire una società più solidale. Purezza e Integrità: San Vito è spesso rappresentato come un modello di purezza e integrità morale. Questi valori possono aiutare i giovani a vivere una vita autentica e onesta, rimanendo fedeli ai propri principi. Credo che l’esempio di San Vito possa ispirare le nuove generazioni a vivere una vita ricca di significato, guidata da valori profondi e duraturi”.
“Nella società contemporanea, caratterizzata da incertezze e crisi esistenziali, i santi possono svolgere un ruolo fondamentale come modelli di virtù e guida spirituale. Ecco come vedo il ruolo dei santi e, in particolare, di San Vito nella nostra epoca: I santi sono esempi di vite vissute con fede, coraggio e integrità. San Vito, con la sua storia di martirio e devozione, può ispirare le persone a rimanere salde nei loro valori e a trovare un senso di scopo e direzione nella loro vita. In tempi di crisi, molte persone cercano conforto nella spiritualità e nella religione. La figura di San Vito può offrire un rifugio spirituale, un punto di riferimento a cui rivolgersi per cercare sostegno e guida. I santi spesso rappresentano l’ideale dell’amore per il prossimo e della carità. L’esempio di San Vito può incoraggiare la costruzione di comunità più solidali e compassionevoli, promuovendo l’aiuto reciproco e il supporto ai più bisognosi. In un’epoca di scetticismo e disillusione, i santi possono essere fari di fede e speranza. San Vito, con la sua fede incrollabile, può mostrare alle persone che, anche nelle difficoltà, è possibile trovare forza e speranza nella fede. Credo che la figura di San Vito, con il suo messaggio di amore, coraggio e fede, possa continuare a essere rilevante e significativa per le nuove generazioni e per tutti coloro che cercano una guida spirituale in questi tempi incerti”.
“San Vito è una figura affascinante e durante la mia ricerca ho scoperto diversi aspetti meno conosciuti o sorprendenti della sua vita che mi hanno colpito profondamente. Si racconta che sin da bambino San Vito mostrasse segni di santità. Ad esempio, si dice che guarì diverse persone da malattie incurabili già in tenera età. Una leggenda narra che, durante la sua prigionia, fu nutrito e protetto da due leoni inviati da Dio. Questo episodio sottolinea la percezione di Vito come un santo protettore. Uno degli episodi più sorprendenti riguarda la guarigione miracolosa del figlio dell’Imperatore Diocleziano, che soffriva di una grave malattia. Nonostante la guarigione, l’imperatore continuò a perseguitare Vito, dimostrando la sua incredulità. Un altro aneddoto affascinante riguarda il miracolo della fonte. Durante la fuga dalle persecuzioni, San Vito e i suoi compagni trovarono acqua in modo miracoloso in una zona desertica, permettendo loro di sopravvivere. Questi episodi non solo mettono in luce la straordinarietà della figura di San Vito, ma anche il profondo impatto che la sua vita e i suoi miracoli hanno avuto sulla devozione popolare”.
“San Vito è venerato in molte comunità e la sua figura è profondamente intrecciata con le tradizioni culturali e religiose locali. La sua storia e i suoi miracoli hanno ispirato una serie di usanze e rituali che sono diventati parte integrante della vita di queste comunità. San Vito è il patrono di molte città e paesi in Europa, in particolare in Italia e in Germania. Le feste patronali sono occasioni di grande celebrazione, con processioni, messe solenni e feste popolari. Associazione San Vito Italia. San Vito è invocato come protettore contro le malattie neurologiche, come la corea di Sydenham (nota anche come ballo di San Vito), e contro i morsi di animali velenosi. Questa tradizione riflette la percezione del santo come guaritore miracoloso. Una delle usanze più affascinanti è la processione di San Vito, durante la quale la statua del santo viene portata per le vie della città o del paese, spesso accompagnata da canti, preghiere e musiche tradizionali. Queste processioni sono momenti di grande partecipazione comunitaria e di devozione. In alcune comunità, il “ballo di San Vito” è diventato una danza rituale eseguita durante le celebrazioni in onore del santo. Questa danza, che originariamente rappresentava un sintomo della malattia neurologica, è stata trasformata in un atto di devozione e ringraziamento. Durante le feste dedicate a San Vito, è comune preparare e condividere cibi tradizionali. In Sicilia, ad esempio, si prepara la cuccìa, un dolce a base di grano cotto che viene offerto in segno di devozione al santo. San Vito è anche il patrono degli animali. In alcune località, durante la festa del santo, si tengono cerimonie di benedizione degli animali domestici, riconoscendo il loro ruolo nella vita quotidiana delle persone. Queste usanze e tradizioni dimostrano come la figura di San Vito sia profondamente radicata nella vita delle comunità che lo venerano, arricchendo la loro cultura e rafforzando i legami di fede e devozione”.
“Creare un equilibrio tra elementi storici e riflessioni personali è stato un processo delicato ma gratificante. Ho dedicato molto tempo alla ricerca accurata delle fonti storiche e agiografiche per garantire che le informazioni fornite fossero precise e attendibili. Questo ha creato una base solida e informativa per il libro. Le mie riflessioni personali sono state intrecciate con le narrazioni storiche in modo organico. Ho condiviso esperienze e sentimenti personali in momenti chiave della storia, per aggiungere profondità emotiva e coinvolgere il lettore a un livello più personale. Ho cercato di mantenere uno stile narrativo fluido e avvincente, evitando di sovraccaricare il lettore con troppi dettagli tecnici. L’uso di aneddoti e storie miracolose ha contribuito a rendere la narrazione più vivace e interessante. Ho messo al centro del racconto l’umanità di San Vito, presentandolo non solo come una figura storica, ma come un giovane con sogni, paure e aspirazioni. Questo approccio ha reso il santo più accessibile e rilevante per i lettori moderni. Ho cercato di mettere in relazione gli insegnamenti e le esperienze di San Vito con le sfide e le esperienze della vita contemporanea. Questo ha aiutato i lettori a vedere come i valori e le virtù del santo possano essere applicati nella loro vita quotidiana. Queste strategie mi hanno permesso di creare un libro che non solo informa, ma ispira anche i lettori, offrendo una visione ricca e sfumata della vita di San Vito. Spero che questo equilibrio tra storia e riflessione personale riesca a toccare il cuore di chi legge, come ha fatto con me durante il processo di scrittura”.
“Attraverso San Vito martire, spero che i lettori possano portare con sé diversi messaggi e insegnamenti che possano arricchire la loro vita. San Vito è un esempio di fede incrollabile e coraggio di fronte alle avversità. Vorrei che i lettori trovassero ispirazione nel suo esempio, imparando a rimanere saldi nelle loro convinzioni e a trovare la forza per affrontare le sfide della vita. La compassione e l’amore di San Vito per gli altri sono valori fondamentali. Spero che i lettori possano riflettere su questi insegnamenti e applicarli nella loro vita quotidiana, promuovendo solidarietà e aiuto reciproco. Attraverso la storia e le usanze legate a San Vito, desidero evidenziare l’importanza di mantenere vive le tradizioni culturali e religiose, che ci collegano al nostro passato e arricchiscono la nostra identità. Infine, spero che il libro inviti i lettori a riflettere sul significato della loro vita e sulla loro spiritualità, trovando un senso profondo e duraturo che li guidi nelle loro scelte e azioni. Spero che San Vito martire non sia solo una lettura informativa, ma anche un viaggio emozionale e spirituale che tocchi il cuore dei lettori e li ispiri a vivere con più fede, amore e coraggio”.
“Ho diversi progetti futuri legati a San Vito e ad altri temi di fede e tradizione che vorrei sviluppare. Vorrei scrivere un terzo libro che esplori in modo più dettagliato alcune leggende e miracoli meno conosciuti di San Vito, arricchendo ulteriormente la comprensione della sua figura. Mi piacerebbe dedicarmi alla scrittura di biografie di altri santi, esplorando le loro vite, miracoli e l’impatto che hanno avuto sulle comunità che li venerano. Sto considerando l’idea di raccogliere e documentare le tradizioni popolari legate ai santi e alle celebrazioni religiose in diverse regioni, creando una sorta di enciclopedia delle usanze locali. Mi piacerebbe scrivere romanzi storici che intrecciano fatti storici con elementi di fantasia, portando in vita personaggi e epoche passate in modo avvincente e coinvolgente. Vorrei esplorare temi legati alla fede e alla spiritualità, scrivendo saggi che offrano riflessioni e approfondimenti su come la fede può influenzare e arricchire la nostra vita quotidiana. Sono interessato a collaborare con artisti e studiosi per creare opere multidisciplinari che combinino testo, arte visiva e ricerca accademica, offrendo nuove prospettive sulla tradizione e la devozione religiosa. Queste sono alcune delle idee e aspirazioni che ho per il futuro. Spero di poter continuare a ispirare e arricchire i lettori con le mie opere, esplorando temi di grande significato e rilevanza. In arrivo, ahimè, un testo che esula dalla fede e dai santi. Un saggio, non alquanto saggio, di critica e riflessione su di una politica che sta andando a rotoli: E tra le altre cose Una discarica a cielo aperto (Viaggio introspettivo di una politica incoerente)”.
Presenti tra gli altri il maggiore dei carabinieri Alfio Polisano, il comandante della Polizia municipale di Paternò Nino La Spina, il presidente della Società di Storia Patria di Giarre Carmelo Torrisi e Rosario Cantarella.
Domenica 17 novembre nella Chiesa di San Vito a Mascalucia, tra i presenti c’erano il tenore Alfio Vacanti (Santa Cecilia in Roma), Cristina Di Bernardo e Don Paolo Malatesta.
Gianvito De Salvo, attraverso il suo scritto, ci offre uno sguardo prezioso sulla vita di San Vito e sull’impatto che la sua figura ha avuto e continua ad avere nella società contemporanea. Attraverso il suo libro, De Salvo non solo narra la storia di un martire, ma ci invita a riflettere sulle questioni di fede, coraggio e identità nella nostra epoca. La sua ricerca ci spinge a considerare come i valori di San Vito possano aiutarci a affrontare le sfide attuali, riscoprendo l’importanza di una vita vissuta con autenticità e amore. Ringraziamo Gianvito De Salvo per aver condiviso con noi le sue riflessioni e per il suo impegno costante nella diffusione della storia e della tradizione cristiana. Speriamo che i lettori possano trarre ispirazione dalle sue parole e dal legame profondo con San Vito, un santo che continua a guidare e proteggere molti anche oggi.