S. Teresa. Alcuni classi del Liceo Classico e del Liceo Scientifico di Santa Teresa di Riva hanno partecipato alla lezione-spettacolo con l’attore, Angelo Campolo, autore dello spettacolo “I bambini della notte”, liberamente tratto dall’omonimo libro di Mariapia Bonanate e Francesco Bevilacqua. Il tema trattato è quello delle migrazioni contemporanee e dell’accoglienza dello straniero nelle comunità occidentali, spesso condizionate dagli stereotipi xenofobi e dalla paura della criminalità. Il focus dello spettacolo teatrale è costituito dal cambiamento interiore del protagonista, che in una regione africana dell’Uguanda scopre le misere e dolorose condizioni di vita degli abitanti e in particolare dei bambini, spesso malati e malnutriti e questo impatto gli permette di comprendere e di immedesimarsi nelle motivazioni dei migranti, costretti a lasciare questi contesti difficilissimi, per sfuggire alla morte e ad atroci violenze. Si parte per sopravvivere e per cercare una vita migliore e chi parte è una persona e tale rimane anche quando arriva nei Paesi occidentali, che hanno il dovere morale dell’ospitalità e dell’accoglienza, considerato che oggi nel mondo le vittime delle guerre, della miseria, dello sfruttamento sono ancora tante e i bambini sono le persone che soffrono di più. Direttore artistico di “Daf”, Teatro dell’esatta fantasia, compagnia teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni e le attività culturali, Campolo ha anche spiegato agli studenti l’importanza del linguaggio e della comunicazione teatrale, che più del cinema riesce a mettere in risalto le abilità degli attori, essendo diretto e dal vivo il rapporto con lo spettatore. Un’esperienza didattica quella presentata da questo giovane attore-regista che valorizza il teatro sia come strumento in grado di creare relazioni intersoggettive e di suscitare ampie riflessioni su ogni aspetto del reale e sia come efficace mezzo di integrazione interculturale.