Taormina. Il 18 maggio, nelle ore serali, i carabinieri della Compagnia di Taormina hanno tratto in arresto una donna di 40 anni, cittadina romena di fatto domiciliata nel campo nomadi di via Plaja a Catania. La donna, poche ore prima, si era resa colpevole di un reato odioso e subdolo, ai danni di un anziano residente del luogo. Crimine che avrebbe potuto portare a più gravi conseguenze e che di certo ha creato un grave turbamento nella vittima. Erano le quattro del pomeriggio ed un ignaro ultra ottantenne di Santa Teresa stava passeggiando in via Regina Margherita, quando alle spalle si è visto comparire una signora, all’apparenza straniera, di scuro vestita e con un passeggino. L’aver notato che il passeggino era vuoto ha da subito allarmato l’anziano che comunque non avrebbe mai potuto intuire l’evolversi della vicenda. Con tecnica già forse ben rodata la donna si è avvicinata all’anziana vittima, lo ha colpito con il passeggino alla gamba, facendolo cadere rovinosamente a terra. Proprio mentre l’anziano signore era a terra dolorante e stordito dalla rapidità dei fatti, la donna con abilità gli sfilava il portafogli e quel centinaio di euro in esso contenuti, poi si dava a repentina fuga. Per essere più veloce abbandonava anche le ciabatte e il passeggino, oramai inutili orpelli, dirigendosi verso il vicino torrente Savoca. Riavutosi dallo shock l’uomo raggiungeva la vicina Stazione dei carabinieri notando però nel tragitto la donna che poco prima l’aveva derubato. L’immagine di quel volto e di quell’abbigliamento erano rimaste stampate nella mente della vittima tanto da non poter scomparire in così pochi istanti. Per questo i carabinieri subito usciti dalla caserma, identificata la donna, hanno raggiunto la romena e l’hanno sottoposta ad una perquisizione che ha subito consentito di recuperare il denaro sottratto. La refurtiva è stata subito riconsegnata alla povera vittima. La romena è stata accompagnata presso gli Uffici della Compagnia di Taormina per le procedure di identificazione al fine di valutare la sussistenza di ulteriori provvedimenti. Si è così compreso dell’esistenza di un altro analogo precedente commesso da tutt’altra parte della nazione. Per questi fatti la donna è stata tratta in arresto per rapina e trattenuta nelle camere di sicurezza. Sono in atto accertamenti per valutare la regolarità della presenza sul territorio nazionale. Nell’odierna udienza di convalida i difensori hanno richiesto i termini a difesa.