La Commissione disciplinare ha respinto il ricorso presentato dal Trappitello calcio dopo l’inibizione fino al 10 novembre al presidente Felice Munafò e la squalifica per 3 giornate al giocatore Charlie Famà, inflitte al termine del derby con il Taormina.
“La società Trappitello – spiega la Commissione disciplinare – ha inoltrato appello avverso le superiori decisioni assunte da giudice sportivo di primo grado, sostenendo che il calciatore Famà non si era sfilato la maglietta in occasione del gol segnato, ma l’aveva solo sollevata con la sola finalità di mostrare la scritta sottostante. Il Trappitello sosteneva anche che le frasi che avevano provocato l’allontanamento del presidente Felice Munafò non erano di gravità tale da meritare la sanzione attribuitagli. Questa Commissione disciplinare osserva che l’inibizione a carico del presidente Munafò è inappellabile ai sensi dell’art.45 punto 3) lettera b) C.G.S. essendo sanzione inferiore a 30 giorni; per quanto riguarda il calciatore Famà, esaminati gli atti ufficiali che, a norma di regolamento, godono di fede privilegiata, è incontestabile che si sia rivolto all’arbitro con gesti e frasi scurrili che non meritano una riduzione della sanzione a suo carico statuita in primo esame. Per questo, si delibera di respingere l’appello inoltrato dalla società Trappitello”.
Putroppo, ad oggi, non abbiamo raggiunto il giusto peso politico all’interno del panorama calcistico dilettantisco. Siamo una società molto giovane, pulita e sana che nel corso degli ultimi 5 anni ha ottenuto 3 salti di categoria lottando contro tutto e tutti scombinando forse gli equilibri preesistenti. Siamo una società che sta cercando di creare un progetto serio che possa dare vita ad un qualcosa di importante per la città di Taormina e per la sua frazione più popolosa Trappitello.
Giuseppe Sterrantino, Direttore Generale ASD Trappitello Calcio.