Il Premio internazionale “Sciara dell’Etna”, svoltosi a Francavilla e organizzato dall’Associazione “Amici della Musica e dell’Arte” di Giarre, dal Comune di Francavilla, dal Club per l’Unesco di Taormina Val d’Alcantara e Val d’Agrò, in stretta collaborazione con l’istituto Scolastico Alberghiero “Falcone” di Giarre, ha fatto tappa a Roma nel riconoscimento più alto, omaggiando mons. Santo Marcianò, ordinario militare per l’Italia.
Il Premio Internazionale “Sciara dell’Etna”, originale nel suo genere, realizzato in pietra lavica dal maestro d’arte taorminese Francesco Del Popolo Lampuri, trova piena realizzazione in una lastra massiccia di pietra lavica levigata e in essa rappresentata l’Etna in attività, e ai piedi di essa il verde-verdello. Il maestro Lampuri, col suo estro, ha voluto valorizzare la maestosità del vulcano intrisa di verde del limone verdello che non è una varietà ma il frutto della rifioritura del limone e di nero della sciara che si realizza nel raffreddarsi del magma. Una scena che si fissa nella mente dell’uomo dando quello spruzzo di vitalità che lo rende partecipe di un modus vivente a lui congeniale.
I premi internazionali “Sciara dell’Etna” quest’anno sono andati a Maurizio Viecca (primario cardiologo del nosocomio milanese “Sacco) e ai cardiologi Giuseppe Cinnirella e Sasha Agati (ospedale “S. Vincenzo” di Taormina). Sono stati consegnati diversi riconoscimenti nel campo dell’istruzione e del commercio, da Francavilla a Palermo a Giarre.
“Inoltre – spiega il direttore artistico Gianvito De Salvo – il Premio è volato fino a Roma a toccare una figura che giorno dopo giorno si spende nel condurre la sua missione pastorale con straordinaria umanità e dedizione, offrendo il suo conforto alle forze armate del nostro Paese. Il Premio è andato a mons. Santo Marcianò, arcivescovo, ordinario militare per l’Italia, grande ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, Croce d’oro al merito dell’Esercito Italiano, già segretario della Conferenza episcopale Calabra e segretario della Commissione per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana. Scrittore di diversi testi, pone l’accento del suo impegno di ordinario militare per l’Italia all’accoglienza, alla bellezza, alla carità, all’immigrazione e alla speranza, che sono punti fermi del suo impegno di ordinario militare per l’Italia. Nato a Reggio Calabria nel 1960, laureato in Economia e Commercio, ha conseguito il baccellierato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense e il dottorato in Sacra Liturgia presso il Pontificio Ateneo. Nominato presbitero nel 1988 e successivamente arcivescovo nel 2006 nella sede arcivescovile di Rossano Cariati. Dal 2013 trasferito all’ordinariato militare per l’Italia, conduce la sua missione pastorale proteso non solo ad approfondire temi di comune interesse per la fede di ogni cristiano, ma anche conoscere un mondo, quello militare, che a volte rischia di restare nell’ombra ed essere minato da pregiudizi. E proprio a Roma, ho consegnato, presso l’Ordinariato militare per l’Italia, il prezioso nonché originale premio a Sua Eccellenza reverendissima mons. Arcivescovo Santo Marcianò. Un viaggio che ha valorizzato ancor di più quel percorso naturale tra suolo vulcanico, mare e l’ambiente. Con grande soddisfazione, ho avuto l’onore e il piacere di far volare alto, oltre i confini isolani, un qualcosa che porta vanto alla Sicilia tutta. Un gioiello, l’Etna, che dal 2013 fa parte dei Patrimoni dell’Umanità. Uno dei più attivi vulcani del mondo. Oltre che uno dei più iconici. Ed offre un esempio straordinario dei processi geologici continui e delle formazioni vulcaniche. Nel contempo, il sindaco di Francavilla, Enzo Pulizzi, e il vice sindaco Gianfranco D’Aprile, a nome personale e di tutta l’Amministrazione francavillese, hanno voluto rendere omaggio al premiato O.M. con un quadro rappresentante lo stemma del Comune accompagnato da alcune righe di plauso. Un’esperienza, unica nel suo genere, una tre giornate romane che hanno fatto ancor di più consolidare l’amore verso la patria e verso i grandi valori umani. Presso l’Ordinariato militare per l’Italia sono stato accolto dall’economo don Pasquale Madeo, delegato dall’Arcivescovo, e attraverso lo scambio dei doni si è dato vita ad una ulteriore vicinanza tra Roma e la Sicilia”.