S. Teresa. I lavoratori precari della riviera jonica e dell’intera provincia di Messina, alle dipendenze della Regione Sicilia da oltre 20 anni, sono i più attivi nei “sit in“ di protesta che, dallo scorso 13 aprile, si tengono a Palermo, nel tentativo di potere raggiungere l’obiettivo della tanto attesa stabilizzazione. Lo stato di agitazione, davanti al Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, da parte dei dipendenti della Regione a tempo determinato, è la continuazione del primo “sit in” attuato, a Palazzo d’Orleans, sede del Governo regionale, proprio nella seconda decade di aprile. I precari siciliani, il cui contratto scade il prossimo 31 dicembre, chiedono l’inserimento nella finanziaria che l’Ars deve approvare entro il prossimo 30 aprile. Numerosi sono i “contrattisti” provenienti da tutta la provincia peloritana che, in pullman, treno ed auto private, ormai da giorni, cercano di far sentire la propria voce con i colleghi delle altre province siciliane, per essere inseriti in un progetto di stabilizzazione, dopo un ventennio di precariato alle dipendenze della Regione in uffici centrali e periferici dell’isola, il più delle volte, svolgendo pure mansioni superiori rispetto al contratto quinquennale, stipulato nel dicembre del 2005. I “contrattisti”, dipendenti diretti dall’amministrazione regionale, a tempo determinato, stanno attuando questi “sit in” non stop davanti alla sede dell’Ars, in quanto, fino ad ora, non hanno avuto risposte concrete dal Governo e dai componenti dell’Assemblea regionale, in merito al tanto atteso percorso che dovrebbe portare alla stabilizzazione con costi che ormai non graverebbero più sulla stessa amministrazione, nella quale lavorano da oltre 20 anni, con un contratto a tempo determinato (categoria A e B), la cui scadenza è fissata per la fine di quest’anno. La trasformazione del contratto da tempo determinato a quello indeterminato, pur in presenza di tutti i requisiti (patto di stabilità e pianta organica), continua, però, a trovare ostacoli per l’inserimento nella Finanziaria regionale, in discussione ormai da alcuni giorni all’Ars, la cui approvazione dovrà avvenire entro il prossimo 30 aprile. Il coordinamento dei precari e le organizzazioni sindacali, dopo le diverse richieste, stanno vigilando sulle iniziative che intendono prendere il Governo Lombardo e i 90 deputati dell’Assemblea regionale. Pippo Trimarchi