Taormina. “Le imminenti elezioni amministrative risvegliano finalmente una politica che sul problema dell’Ospedale S. Vincenzo di Taormina ha brillato per la sua completa assenza e per il totale disinteresse”: a dichiararlo è l’ex sindaco di Taormina, Mauro Passalacqua, già primario del Pronto Soccorso del nosocomio di contrada Sirina.
“Come i germogli a primavera – aggiunge Passalacqua – vengono fuori dichiarazioni riguardo al penoso depauperamento subito dal nosocomio dal 2014 a tutt’oggi, perdita di posti letto, fuga di personale, scomparsa o drastica dismissione di importanti reparti (Ematologia, Urologia, Nefrologia e Dialisi etc etc), una direzione assente per 6 giorni la settimana, insomma un barcone che procede per forza di inerzia, senza guida e senza motore. Fa veramente pena a chi, come me, ha vissuto gli anni belli, pieni di entusiasmo, con il piacere e l’orgoglio di esserne parte, vedere oggi e parlare con personale demotivato e stanco di non trovare risposte ai problemi quotidiani. Oggi tutti attenti al problema CCPM o Bambino Gesù: per chi non conosce le sigle, un centro di eccellenza nato nel 2010, fortemente voluto anche dal sottoscritto, sindaco all’epoca ma soprattutto dalla lungimiranza e passione del dott. Poli, direttore impareggiabile e forse non del tutto compreso. Oggi un commissario con un colpo di spugna cancella dalla lavagna 80 posti di lavoro: cardiochirurghi, medici, anestesisti, infermieri e personale di supporto”.
“Si tornerà ai viaggi della speranza – dice l’ex sindaco – siamo una Regione senza speranza, la cercheremo di nuovo lontano da casa la Sanità, quella buona , noi non siamo in grado di farla e quando la facciamo siamo buoni a distruggere quanto fatto. I cosiddetti politici osservano distanti, alcuni per non compromettere il proprio orticello, altri per disinteresse totale al problema. Le elezioni hanno il potere di svegliare le coscienze? Assolutamente no, ma far finta di vigilare ed esserci sul problema evidentemente rende dal punto di vista propagandistico, null’altro. L’assessore? Tamquam non esset. Deputati della zona? Mica sono quelli della Tirrenica, solo silenzio assordante, tranne qualche sporadico, tardivo, interessamento”.
“Chi come me nel passato ha lottato questo sistema ha pagato pesantemente dazio e posso dirlo a voce alta senza tema di smentita, non sono candidato, sono un uomo libero, e non mi sono sottomesso a nessuna segreteria messinese , catanese o palermitana. Sarebbe ora altri alzassero la voce, ma dopo fine maggio, passate le elezioni, quando si torna a sonnecchiare per 5 anni. Auguri a tutti. Continuiamo così”.