Taormina. Sedici anni di intensa attività politica a Taormina come consigliere comunale di maggioranza e di minoranza e come presidente e vicepresidente del Consiglio comunale. Non ha bisogno di presentazioni Antonio D’Aveni che ieri pomeriggio a Palazzo dei Giurati ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Taormina, alla guida della lista civica “Orgoglio per Taormina”.
«Non ho mai avuto la possibilità di guidare la macchina amministrativa di Taormina da sindaco, ma mi sono sempre impegnato con tutto me stesso affinché chi la stesse amministrando non commettesse errori gravi o danneggiasse la città. Ho acquisito molta esperienza politica e conoscenza del territorio, e ora mi sento pronto a candidarmi come primo cittadino della mia amata Taormina con grande determinazione».
E il curriculum politico del candidato sindaco di “Orgoglio per Taormina” parla da sé. D’Aveni durante il suo intervento ha ripercorso tutte le sue battaglie per Taormina. «Dieci anni fa ci incatenammo per impedire il depauperamento dell’ospedale San Vincenzo di Taormina. Mi sono battuto affinché Taormina avesse un ruolo primario, a cominciare da TaoArte. E ancora il mio impegno per le frazioni con la battaglia per i pozzi di Santa Filomena: una delibera che per tre volte ho portato in Consiglio comunale e con la quale alla fine siamo riusciti ad ottenere che la ditta modificasse il progetto. Abbiamo anche ottenuto la modifica del tracciato di Rfi impedendo che centinaia di camion al giorno passassero per Trappitello. E ancora a raccolta firme per la viabilità».
C’è tanto da fare. «A partire dalla logistica per decongestionare lo scarico merci con centri di scambio al terminal bus, senza creare quel caos che il centro storico vive giornalmente. Realizzazione di una funivia di collegamento tra il centro storico e Villagonia. Priorità poi alle scuole che per troppi anni sono state trascurate, ai servizi e all’ammodernamento della rete idrica con le bollette impazzite che stanno mettendo in grossa difficoltà cittadini e attività commerciali che hanno già patito il lungo periodo di restrizioni».
Vecchi e nuovi problemi che D’Aveni ha inserito nel programma politico della sua colazione che è suddiviso per obiettivi a breve, medio e lungo termine. «La vita della città, in tutti i suoi aspetti deve seguire una linea programmatica che va verificata con cadenza periodica. Nella gestione della cosa pubblica la normalità tornerà ad essere normalità, ad esempio con l’affidamento della manutenzione ordinaria ad Asm. Un buon governo non deve fare nulla di inutile, diceva Aristotele. In base a tutto ciò assume una rilevante ed imprescindibile importanza il concetto di democrazia partecipata con dei Consigli comunali aperti alla città dove chiunque potrà prendere la parola e confrontarsi con l’amministrazione comunale».
Tra gli obiettivi anche quello di rivendicare la sovranità territoriale nelle scelte che ci riguardano direttamente: «Taormina non può più essere eterodiretta da centri di potere regionali, quando non nazionali, che si muovono per soddisfare interessi che nulla lasciano al territorio e alla cittadinanza. La città deve poter partecipare alle scelte, ai percorsi, alla programmazione e agli utilizzi delle proprie strutture. È normale, ad esempio, che dal Teatro Antico la città non ha alcun vantaggio economico, ma solo oneri? Chi mi conosce già sa che non avrò timore a battere i pugni sul tavolo, perché la città torni ad essere rispettata. Altrimenti qualsiasi trattativa sarà a discapito di noi taorminesi».
E poi ha reso note alcune pillole di programma elettorale. Dai servizi al cittadino, in particolar modo rilanciando le attività di sostegno alle fasce deboli della popolazione promuovendo forme di “auto-aiuto” e garantendo la gratuità dell’accesso alle attività sportive per i bambini appartenenti a famiglie a basso reddito. E, ancora, un nuovo piano per il commercio che guardi a una omogenizzazione delle concessioni e una razionalizzazione della distribuzione delle merci. Così come una maggiore attenzione all’ambiente e al territorio incentivando la raccolta differenziata con l’istallazione di cassonetti “intelligenti” e la realizzazione di un centro comunale di raccolta. E non si possono tralasciare i servizi che la città deve offrire ai visitatori: info point, servizi igienici, collegamenti rapidi, puntuali ed efficienti incrementando il trasporto pubblico. E ancora, il potenziamento degli strumenti di fruizione del patrimonio culturale, a partire dalla creazione di una “mappa virtuale” fruibile con le nuove tecnologie, e la realizzazione di Art Expo Taormina una mostra internazionale d’arte per destagionalizzare il turismo.