Taormina. L’Arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla, l’altro ieri ha presieduto la celebrazione eucaristica in Cattedrale, durante la quale la comunità cittadina ha espresso gratitudine alla Vergine Maria venerata nell’icona della “Madonna non manufatta” per avere preservato la capitale siciliana del turismo dal terremoto del 1693. Il parroco di Taormina, mons. Carmelo Lupò, ha accolto l’arcivescovo ricordando i motivi per cui era stata programmata questa speciale celebrazione nel giorno (11 gennaio) della grazia ricevuta. “Ci ritroviamo come una grande famiglia – ha spiegato mons. Lupò – con la speranza di vivere questa celebrazione con il calore di una comunità che accoglie il suo pastore, mons. Accolla, per la prima volta ufficialmente in visita a Taormina dal giorno del suo insediamento”. L’arcivescovo era stato invitato nella “Perla dello Jonio” in occasione delle cresime, ma per altri impegni non era riuscito ad essere qui. Dopo la celebrazione eucaristica dell’altro ieri, quindi, Sua Eccellenza ne ha approfittato per incontrare alcuni dei giovani cresimati tre mesi fa. L’arcivescovo ha incontrato anche il gruppo cittadino dell’Unitalsi. Mons. Accolla è rimasto favorevolmente impressionato dalla comunità di Taormina: “Qui – ha detto l’arcivescovo – ho trovato un clima molto familiare, non mi aspettavo una comunità così unita”. Alla celebrazione religiosa erano presenti le autorità civili, politiche e militari della città di Taormina. In prima fila, il sindaco Eligio Giardina. Il primo cittadino, alla fine della Santa Messa, si è recato insieme a mons. Accolla e a mons. Lupò, davanti alla “Manta argentea della Madonna non manufatta” per un omaggio.